"Un’occasione clamorosamente persa per la Val Bormida e per la Liguria intera: dopo sei anni di attesa e promesse, la società Pegaso ha rinunciato a realizzare un impianto all’avanguardia per il riciclo delle polveri da acciaierie, con un investimento complessivo di 21 milioni di euro, di cui ben 15 provenienti da fondi pubblici. E la Regione dov’era? Non parliamo di un semplice insediamento industriale ma di un esempio concreto di reindustrializzazione sostenibile e innovativa, capace di creare occupazione qualificata. Mentre in Friuli iniziative simili prendono forma, in Liguria si accumulano solo ritardi, silenzi e burocrazia". Cosi commenta il consigliere regionale Roberto Arboscello che ha presentato un’interrogazione in Consiglio.
"Senza entrare nel merito tecnico, evidenzio che la rinuncia da parte di Pegaso cancella la prospettiva di circa 60 nuovi posti di lavoro e continua a lasciare congelati, come da sei anni a questa parte, 15 milioni di euro di risorse pubbliche".
"È evidente che su questo fronte manca completamente una regia regionale. Nessun coordinamento, nessuna visione, nessuna strategia per attrarre investimenti industriali di nuova generazione. E così, una possibile opportunità concreta si è dissolta nel nulla. Ho chiesto alla Giunta di chiarire quali azioni siano state effettivamente messe in campo per favorire questo insediamento e, soprattutto, cosa intenda fare oggi per non disperdere ulteriori risorse e occasioni. La Val Bormida ha bisogno di fatti sul piano industriale e del lavoro", conclude Arboscello.