Durante l’incontro che si è tenuto ieri, giovedì 10 aprile, nella splendida Sala Napoleonica dell’Accademia di Belle Arti di Brera, in occasione del "Fuorisalone", Vittoria Ricci, curatrice del Museo di Striscia la Notizia e storica collaboratrice del programma, ha raccontato in modo coinvolgente agli studenti il legame tra il mondo del design e quello del celebre tg satirico.
Secondo la Ricci, Striscia si regge su tre pilastri fondamentali: la funzionalità, un’estetica molto riconoscibile (fatta di suoni, colori, forme e linguaggio ben precisi) e un costante bisogno di rinnovarsi. Ha messo in luce anche l’anima civile e ambientalista del programma che, pur essendo nato come varietà, nel tempo ha conquistato un peso sempre più forte a livello politico e sociale.
L’evento, organizzato dai docenti Laura Tettamanzi e Antonio Ciurleo, è stato impreziosito dalla proiezione di un video che celebrava i 30 anni della trasmissione. La Ricci ha condiviso la sua esperienza professionale, costruita seguendo un percorso non tradizionale e molto variegato, sottolineando quanto sia prezioso il dialogo tra competenze diverse.
Un passaggio molto interessante è stato dedicato all’identità visiva di Striscia: le onde, simbolo del dubbio; i soli, che rappresentano la dualità; e la strada, metafora del luogo delle segnalazioni. La curatrice del Museo ha anche ricordato con orgoglio le oltre 400 cause vinte dal programma, testimonianza di un lavoro costante e appassionato. Questi successi legali sono documentati in una teca piena di atti giudiziari esposta al Museo.
Parlando del digitale, la Ricci ha rivendicato il ruolo pionieristico di Striscia nel mondo dei meme e della comunicazione social, e ha difeso la linea editoriale della trasmissione dalle critiche recenti, ribadendo con forza il valore della libertà satirica.
Per chiudere, ha raccontato la nascita del Museo di Striscia la Notizia, il primo al mondo dedicato a un programma tv, nato per recuperare e valorizzare tutto il patrimonio storico del format — oggi custodito con cura negli studi Mediaset.