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Albenganese | 09 aprile 2025, 19:35

Alla riscoperta della Via Iulia Augusta tra archeologia, turismo e ambiente con l’Istituto di Studi Liguri

Ad Albenga una conferenza dove sarà presentato il Progetto “SymBIOsis - Un futuro nell’antico” per ripristinare, tutelare e valorizzare il capitale naturale dell’area

Alla riscoperta della Via Iulia Augusta tra archeologia, turismo e ambiente con l’Istituto di Studi Liguri

La Sezione Ingauna dell’Istituto di Studi Liguri ha organizzato per venerdì 11 aprile 2025, alle ore 16:30, nella sede di palazzo Peloso Cepolla, un incontro sulla Via Iulia Augusta, una delle emergenze archeologico naturalistiche più significative del territorio che collega Alassio e Albenga.

Sarà infatti presentato il Progetto “SymBIOsis - Un futuro nell’antico”, che ha la finalità di ripristinare, tutelare e valorizzare il capitale naturale dell’area dell'antica strada romana, quel tratto di straordinaria bellezza naturalistica e valore archeologico, conservato quasi completamente tra Albenga e Alassio, della grande strada, definitivamente sistemata dall’imperatore Augusto nel 13 a.C., che collegava il nord Italia con la Gallia.

Inizialmente il prof. Bruno Schivo dell’Istituto di Studi Liguri illustrerà l’importanza del patrimonio archeologico che accompagna ai due lati il percorso, soprattutto la necropoli che, nelle immediate vicinanze di Albenga, sottolinea il valore del municipium, vasto territorio dell’organizzazione di età imperiale; area che comprende oltre le numerose sepolture anche i resti dell’anfiteatro cittadino e del complesso paleocristiano di San Calocero: tutti restituiti dagli scavi iniziati dall’Istituto lungo il percorso negli anni '30 del Novecento e continuati in stretta collaborazione dalla Soprintendenza Archeologica in numerose campagne fino ai nostri giorni.

Seguirà la relazione della prof. Anna Della Valle sulla risistemazione e riqualificazione, avvenuta in particolare a cura del Rotary Club di Albenga, dello straordinario patrimonio dopo l’incuria e il quasi abbandono del percorso e della sua segnaletica turistico archeologica.

Infine il dottor Marco Manzitti, che coordina un team di professionisti (agronomo, architetto ed esperti di formazione e di sviluppo locale) illustrerà con immagini il progetto che ha ottenuto contributi significativi dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e da Filse-Regione Liguria.

Si tratta di un’area con caratteristiche naturalistiche, ambientali e paesaggistiche di particolare pregio, sulla quale insiste il percorso romano. Gli interventi previsti, pienamente sostenibili anche dal punto di vista ambientale, sono finalizzati a costituire un fattore di sviluppo economico e sociale del territorio, nell’ottica di una consapevole progettazione partecipata da numerosi enti e comunità locali.

Redazione

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