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Economia | 08 aprile 2025, 08:00

Impianti dentali posizionati male: un problema dai numeri (troppo) grandi

Il quadro appena descritto, purtroppo, è molto comune in Italia.

Impianti dentali posizionati male: un problema dai numeri (troppo) grandi

Trovarsi con il sorriso esteticamente compromesso per via di un impianto dentale che non è stato posizionato adeguatamente rappresenta una problematica di grande rilevanza e una causa di forte disagio psicologico. Il quadro appena descritto, purtroppo, è molto comune in Italia.

Per rendersene conto, basta chiamare in causa un'indagine, che ha preso in considerazione i dati del 2024, condotta dagli esperti dell'istituto di ricerca Key-Stone.

Lo scorso anno, nel nostro Paese, sono stati eseguiti tantissimi impianti dentali, ben 2 milioni, con un giro d'affari complessivo che ha superato i 2 miliardi di euro.

In circa il 40% dei casi, però, l'impianto non è stato posizionato in maniera adeguata, con rischi estetici importanti per il sorriso causati innanzitutto dall'esposizione della gengiva. 

Nel caso appena descritto, si parla tecnicamente di sorriso cavallino, condizione che rappresenta una caratteristica presente dalla nascita nel 12% circa della popolazione.

L'inestetismo può presentarsi pure a seguito di un intervento di implantologia dentale, favorito dalle gengive sottili, una caratteristica molto diffusa.

Se l'impianto non è ben posizionato, la probabilità di avere a che fare con il sorriso cavallino aumenta di 14 volte.

Evitare tutto questo è possibile.

Basta riflettere sul fatto che, quando si ragiona di costi dell'impianto dentale, si parla, oltre che di materiali eccellenti, di tutto il processo di studio e personalizzazione, che parte con una scansione 3D del cavo orale del paziente.

Rivolgendosi a professionisti esperti e qualificati è altresì possibile avere tutte le garanzie di qualità del caso anche per quanto riguarda la gestione ottimale dei tessuti gengivali attorno all'impianto e di quelli duri. 

Tornando un attimo con il focus sulle conseguenze degli impianti mal posizionati ricordiamo che, per ogni errore di 10 gradi, si ha a che fare con un incremento del rischio di retrazione della gengiva di 0,25 mm. 

Come già accennato, il problema si risolve rivolgendosi solamente a parodontologi con un'esperienza importante, che lavorano mettendo in primo piano criteri di massima qualità a partire dalla fase decisiva della progettazione, nel corso della quale entrano in gioco strumenti come la rx o la TAC 3D che, se ben utilizzati, aiutano, di fatto, a ridurre a zero il rischio di inserimento errato dell'impianto.

Gli strumenti digitali permettono all’implantologo di avere un quadro chiaro dello spessore dei tessuti, sia quelli molli, sia quelli duri, punto di partenza per evitare che evenienze come la gengiva sottile possano impattare in maniera negativa.

Un vero esperto del settore sa infine benissimo che, nel momento in cui il caso è critico in quanto le gengive sono davvero troppo sottili e la probabilità di effetti estetici poco gradevoli è alta, si può intervenire ricostruendo il tessuto con biomateriali o con innesti prelevati dal palato.








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