Mercoledì 9 aprile alle ore 20:45 nella Chiesa San Raffaele al Porto, nella Vecchia Darsena, la Comunità di Sant'Egidio invita alla consueta veglia di preghiera in memoria dei cristiani di ogni confessione che negli ultimi anni hanno dato la vita per testimoniare il Vangelo. La veglia sarà presieduta dal vicario generale diocesano don Camillo Podda.
Solo per quanto riguarda i missionari ad gentes e gli operatori pastorali cattolici uccisi nel 2024, secondo l'ultimo rapporto pubblicato a fine anno dall'agenzia di stampa Fides sono stati 13, dei quali 8 sacerdoti e 5 laici. Tra gli operatori pastorali uccisi lo scorso anno figurano Edmond Bahati Monja, coordinatore di Radio Maria a Goma, in Congo, e Juan Antonio López, coordinatore della pastorale sociale della Diocesi di Trujillo e membro fondatore della pastorale di ecologia integrale in Honduras.
Negli ultimi anni sono Africa e Sudamerica ad alternarsi al primo posto di questa tragica classifica. Nel dettaglio sono stati uccisi in Africa 6 uomini (2 in Burkina Faso, 1 in Camerun, 1 nella Repubblica Democratica del Congo, 2 in Sudafrica), 5 in Sudamerica (1 in Colombia, 1 in Ecuador, 1 in Messico, 1 in Honduras, 1 in Brasile) e due in Europa (1 in Polonia, 1 in Spagna).
Dal 2000 ad oggi sono morti 608 missionari e operatori pastorali e altri 604 erano stati uccisi nel decennio precedente. In quel periodo il numero elevato si deve a diversi fattori, il principale dei quali è stato il genocidio dei Tutsi, in Rwanda, che ha provocato almeno 248 vittime tra i religiosi: tre vescovi, 103 sacerdoti, 65 religiose, 47 religiosi non sacerdoti e 30 membri di istituti di vita consacrata. Nel 2023 le vittime erano state 20, nel 2022 invece 18, sempre concentrate, come nel 2024, in Africa e America Latina.
Il netto calo registrato nel 2024 è un dato positivo ma non rassicurante. Tantissimi missionari rischiano ogni giorno di perdere la vita per mano di gruppi jihadisti, ad esempio in Mali e Niger, bande armate e delinquenti comuni, come ad Haiti, e militari che combattono infierendo sui civili, come in Sudan e Myanmar.