Riceviamo e pubblichiamo questa lettera arrivata alla nostra redazione:
"Oggi vorrei tralasciare la ormai palese disuguaglianza fra i cittadini del centro e quelli della periferia, che ormai pare essere chiara a tutti tranne che ad esponenti di alcuni partiti politici, i quali un tempo predicavano uguaglianza addirittura fra i popoli, e ora creano disparità all'interno di un piccolo centro urbano. I succitati esponenti politici continuano a parlare del 15% delle utenze TARI come se fossero poca cosa, considerato che le utenze domestiche savonesi (dati presi dal piano industriale Contarina) sono oltre 31.000. Il 15% corrisponde a circa 5.000. Queste ultime sono distribuite su parecchi punti di raccolta (nei pressi dei portoni)".
"Qui arriva il colpo di scena: con un tocco di bacchetta magica, giustificato da misteriose esigenze tecniche, 5.000 utenze vengono raggruppate e ridistribuite in circa 30 punti di raccolta o isole ecologiche. Mi chiedo quindi, se, vista la notevole diminuzione del lavoro che SEA-S dovrà svolgere nella zona del centro rispetto a quello preventivato, ci saranno minori oneri per i cittadini o l'azienda si intascherà un maggiore guadagno. Un'altra cosa che mi chiedo riguarda i bidoni condominiali. Questi ultimi non erano previsti dal poco conosciuto, ma da molti citato, piano industriale Contarina. Anche loro permettono di raggruppare più utenze in una sola, tanto che io li chiamerei mini isole ecologiche condominiali! La conseguenza è che, in un condominio con più di 12 unità abitative, invece di svuotare un numero indefinito di mastelli uno ad uno, basterà svuotare un solo bidone che magari contiene i rifiuti di una decina di utenze".
"La domanda ora sorge spontanea: erano già previsti dal capitolato (e quindi dal contratto di appalto) oppure, come le isole ecologiche stradali, sono stati inseriti successivamente per misteriose esigenze tecniche? Se fosse così, mi domanderei nuovamente se ci saranno minori oneri per i cittadini o l'azienda intascherà un maggiore profitto. Visto che il piano industriale Contarina, posto a base della gara d'appalto, prevedeva il porta a porta spinto in tutta la città, snaturato per il 15% da isole ecologiche stradali, a cui si aggiungono i "bidoni condominiali", che possiamo definire mini oasi ecologiche, appare palese una modifica superiore al 15%. A questo punto si arriva al domandone finale da 200 milioni di euro (valore dell'appalto): constatato che il piano industriale posto a base della gara d'appalto è stato modificato, a mio avviso, in misura maggiore al 15%, quest'ultima sarà ancora valida?".