Lo scorso novembre, l’Osservatorio Savonese Animalista (OSA), sostenuto dal Partito Animalista Italiano (PAI), appresa la concessione da parte della commissione dell’Autorità Portuale al Comune di Savona per l’utilizzo della spiaggia antistante la fortezza del Priamar, aveva rilanciato con fermezza la necessità di destinare una porzione dell’arenile all’accesso e al bagno dei cani. Una richiesta tutt’altro che nuova, motivata dall’assoluta assenza di una spiaggia libera dedicata agli animali nel tratto costiero sotto la giurisdizione dell’Autorità Portuale (da Albisola Capo a Bergeggi).
"Il Comune ha da poco annunciato un avviso pubblico per valutare i progetti che verranno presentati, imponendo alcuni contenuti vincolanti – come due campi da beach volley, una spiaggia libera attrezzata e i relativi servizi – ma relegando la spiaggia per cani a opzione facoltativa, che contribuirà a un generico punteggio, ma senza alcun obbligo concreto". Una scelta che ha lasciato sgomente le due associazioni animaliste e moltissimi cittadini: "Un piccolo passo avanti non può giustificare l’ennesima occasione persa. Esiste infatti il serio rischio che l’affidamento della spiaggia venga assegnato a un operatore che non preveda affatto l’area dedicata ai cani, lasciando Savona ancora una volta indietro rispetto ai più elementari principi di inclusione, civiltà e sensibilità ambientale".
OSA ha più volte messo a disposizione dell’amministrazione comunale una proposta concreta, completa di regolamento, progetto esecutivo e planimetrie, che prevede l’istituzione dell’area cani in due possibili zone: la porzione di arenile sotto il Priamar, con accesso dai giardini del Prolungamento, oppure la spiaggia in via Nizza, davanti al supermercato Mercatò. Due soluzioni praticabili, a basso impatto, già sottoposte al confronto pubblico.
"Nel solo Comune di Savona si contano quasi 8.000 cani registrati. Il turismo animalista è in crescita costante e i dati economici parlano chiaro: le spiagge dog-friendly, sia a pagamento che libere, attraggono visitatori, incentivano la permanenza e generano ricchezza per il territorio. Anche i cittadini dell’entroterra potrebbero trovare un nuovo punto di riferimento in città, con ricadute positive per bar, negozi, ristoranti e strutture ricettive – spiegano OSA e PAI –. È inaccettabile che, nel 2025, si continui a ignorare il diritto di convivere serenamente con i propri animali anche nei luoghi pubblici. Una spiaggia pubblica dovrebbe rispondere alle esigenze di tutta la comunità, non solo a quelle sportive o turistiche più redditizie. Escludere i cani e le famiglie che li considerano parte integrante della propria vita è una scelta miope, ingiusta e non più tollerabile".
Per questo motivo, OSA e PAI chiedono con fermezza che l’area cani venga resa vincolante all’interno del bando. Non ci si può più nascondere dietro formule ambigue o punteggi generici: serve una presa di posizione chiara, netta, coraggiosa.
L'appello alle istituzioni e ai cittadini lanciato da OSA e PAI
"Invitiamo il Comune di Savona, i consiglieri comunali, gli uffici tecnici e l’Autorità Portuale a rivedere immediatamente i criteri di selezione, inserendo l’area per cani tra le dotazioni obbligatorie. È una questione di equità, di progresso e di rispetto per migliaia di cittadini e turisti. Allo stesso tempo, chiediamo ai cittadini amanti degli animali, ai volontari, ai gestori di attività dog-friendly e a chiunque abbia a cuore una città più inclusiva di far sentire la propria voce. Scrivete al Comune, partecipate al dibattito pubblico, mobilitatevi: solo con la partecipazione di tutti si possono cambiare davvero le cose. Non c’è più tempo per mezze misure. Oggi si decide se Savona sarà una città moderna e accogliente o se resterà ferma a logiche superate. Facciamoci sentire".