“L’attuale situazione di diffuso ed evidente degrado della stazione ferroviaria di Albenga non è più sostenibile, specialmente in una città che vanta una chiara vocazione turistica. Privare gli utenti e la comunità di un luogo di transito sicuro e presidiato non è un comportamento che può passare inosservato. Ancor più alla luce degli ultimi avvenimenti, in quanto la stazione ferroviaria di Albenga, della quale l’attuale fabbricato viaggiatori fu edificato nel 1937 a seguito del rinnovo e dello spostamento del precedente del 1872, è stata inserita all’interno dei beni “di interesse culturale” da parte del Segretariato regionale per la Liguria del Ministero della Cultura. Il rapporto stridente tra passato e presente è evidente”.
Lo afferma in una nota il nuovo segretario di Forza Italia sezione di Albenga Simone Dentella.
“Un bene che dovrebbe essere considerato dall’amministrazione quale fiore all’occhiello della città (sarebbe più corretto aggiungere, ‘tra i tanti’) è invece abbandonato, secondo una tacita formula di silenzio-assenso, al degrado totale e all’abbandono – prosegue Dentella -. Particolarmente evidente risulta la problematica, per altro già ampliamente analizzata dai giornali, della chiusura notturna dello stabile alle ore 22. Dopo quell’ora, per volontà dell’ente proprietario dell’impianto, la stazione risulta chiusa, costringendo gli utenti ad utilizzare un passaggio secondario per poter raggiungere i parcheggi di Piazza Matteotti o altri luoghi. Inoltre, e qui è il vero momento dell’ironia, il servizio ferroviario prosegue ben oltre le ore 22, lasciando di fatto abbandonati i viaggiatori che intendono raggiungere Albenga dopo quell’ora”.
“È vero che la responsabilità non è singolarmente imputabile alla sola amministrazione comunale, in quanto la decisione venne presa tempo addietro da Rfi seguendo un progetto di taglio dei costi di gestione, ma è davvero impossibile porvi rimedio in qualche modo? – chiede il segretario forzista ingauno -. Tutto questo, già di sé fonte di grave disservizio, ha contribuito a generare nell’area urbana che gravita intorno alla stazione una situazione di forte degrado sociale, particolarmente percepito dai pochi commercianti che ancora resistono in loco. Lo spopolamento di attività commerciali all’interno della stazione è ormai giunto ad un punto critico, fenomeno che contribuisce ad attirare individui poco raccomandabili ivi attirati dal mancato presidio. Questo genera un pessimo biglietto da visita per il turista che arriva con l’intento di trascorrere uno spensierato periodo di vacanza, in quanto trasmette l’immagine di una città non sicura e malamente curata”.
“Lo stesso si può affermare per tutti i cittadini che si trovano quotidianamente, per motivi lavorativi o di studio, a dover utilizzare il servizio ferroviario e la struttura annessa – aggiunge -. La stessa Piazza Matteotti, ovvero il primo assaggio che si ha della città una volta usciti dalla stazione, non si presenta nelle migliori condizioni. Con l’avvicinarsi della stagione turistica non è più sostenibile una situazione simile. Ulteriore motivazione all’agire dovrebbe essere proprio il recente riconoscimento della stazione quale bene di interesse culturale, da preservare, rilanciare e valorizzare, non da abbandonare”.
“Sarebbe abbastanza ironico che Albenga, città dalle innumerevoli bellezze artistiche e culturali, tralasciasse di curare tra tutte proprio quella che è posta in maggiore evidenza. I recenti ottimi risultati relativi all’arrivo di turisti in città, che nel 2024 hanno superato le 90.000 unità, impongono un impegno maggiore nei confronti degli stessi e dei commercianti che si prodigano per accogliere i villeggiatori nella maniera migliore possibile, oltre che dei cittadini tutti. Inoltre, in un momento storico come quello attuale, nel quale l’attenzione e il rispetto per l’ambiente sono particolarmente avvertiti come importanti e fondamentali principi, è doveroso implementare e favorire il trasporto pubblico, specialmente quello su rotaia, in quanto risulta essere tra i meno inquinanti. Infatti l’Unione Europea, attraverso il CEF (Connecting Europe Facility), ha stanziato 25,8 miliardi di euro per il trasporto sostenibile, focalizzandosi proprio sulle ferrovie”.
“Tutte queste motivazioni potrebbero permettere alla stazione di Albenga di diventare una splendida cartolina della città alla quale appartiene, mettendone in risalto le bellezze e i pregi che racchiude, ma per farlo c’è bisogno di una azione diretta e tempestiva. È davvero solo degrado e abbandono che vogliamo trasmettere? È necessario ed urgente un tavolo di confronto con l’autorità ferroviaria per poter esaminare la situazione dello stabile, anche perché all’interno dello stesso è presente un presidio di Polizia Ferroviaria, che potrebbe essere di grande e importante aiuto. Lo spopolamento di attività commerciali a cui è soggetta la stazione da anni non deve allontanare l’amministrazione che, anzi, deve agire per preservare l’incolumità dei cittadini, l’immagine del Comune e garantire il corretto svolgimento del servizio di un bene pubblico di pregio”, conclude Dentella.