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Politica | 26 marzo 2025, 18:15

Il Savona incontra Bucci e "sbotta" contro il Comune: "Hanno fatto promesse e sono sei mesi che non si sente nessuno". Assessore Rossello: "Dichiarazioni sconcertanti"

Al centro chiaramente lo stato di degrado dello stadio Bacigalupo e la disponibilità ad investire 450mila euro per il sintetico. Botta e risposta tra i vertici biancoblu e il Comune

“Speriamo che il Comune  ci venga incontro e faccia quello che deve fare visto che sono 6 mesi di silenzio".

Inizia così lo sfogo del presidente del Savona Calcio Alain Milani che questo pomeriggio ha incontrato allo stadio Bacigalupo il presidente della Regione Marco Bucci insieme all'assessore Paolo Ripamonti, il sindaco di Savona Marco Russo e l'assessore allo sport Francesco Rossello.

Al centro lo stato di degrado in cui versa l'impianto di via Cadorna e un restyling che va affrontato per farlo rinascere.

"A inizio anno noi ci siamo proposti come società per fare il manto erboso, parliamo di 450mila euro. Loro hanno fatto promesse, sono 6 mesi che non si sente nessuno per le gradinate e altro  e ci siamo dovuti rivolgere alla Regione. Ora preghiamo, non sappiamo più cosa fare - il commento del consigliere della società Adamo Agostino  -Ovvio che se investiamo per il sintetico vogliamo la gestione del campo nostro e ci dispiace per gli attuali gestori. Questo campo non può avere futuro senza il Savona. Siamo gli unici che portano gente, che hanno un seguito, che hanno i tifosi. Abbiamo dei progetti e vogliamo far ricrescere il settore giovanile. Non vogliamo soldi, vogliamo una casa. Come è giusto che sia per una squadra che ha 117 anni di storia, serve rispetto per questa maglia. Ci stiamo muovendo su altre strutture per vedere se ci ospitano per gli allenamenti e le partite, cerchiamo di avvicinarsi verso Savona, abbiamo delle idee e cercheremo di portarle avanti finché questo stadio non tornerà al Savona. Noi gli accordi li facciamo con il Comune non con il gestore, perché è il Comune che mi dà gli anni di gestione“.


"Per il sintetico ci vogliono 450mila euro e ci vogliono 2-3 mesi. Abbiamo anche parlato con il presidente Ivaldi, che oltretutto ci avrebbe dato una mano per chiedere il credito sportivo. Più di questo impegno noi soci del Savona non possiamo fare, abbiamo fatto 1000, serve rispetto per i nostri tifosi. In Prima Categoria a Pegli sembrava di essere in casa, c'erano 300 persone" ha proseguito il numero uno biancoblu che la settimana scorsa ha incontrato l'assessore regionale Simona Ferro - Ora non si possono più fare passi indietro, ci hanno messo la faccia tutti. Noi l’abbiamo invitato non per creare un problema, ma per farci conoscere come società poi si penserà a tutto il resto. Se noi abbiamo una casa nostra siamo appettibili per eventuali investitori. C’è poco da parlare, serve un progetto del Comune. Tra 6 mesi sennò siamo di nuovo qui a parlare delle stesse cose. Se vogliamo crescere anche come città dobbiamo creare situazioni, se vogliamo portare un cantante chi viene in questo scempio? Siamo l’unico capoluogo di regione senza lo stadio. Non c'è un palazzetto, 4-500 bambini devono andare nel palazzetto di Quiliano, non abbiamo un campo, non abbiamo lo stadio. Facciamo bello solo il centro città perché arrivano le navi. Questo scempio non lo viene a visitare nessuno. Fa parte del bene comune della città“.

Non è tardata ad arrivare la risposta dell'assessore Rossello.

Le dichiarazioni rilasciate dai dirigenti del Savona sono sconcertanti. Se l’obiettivo è quello di fare un passo verso la soluzione del problema, con questo atteggiamento si ottiene l’effetto contrario. Intanto va detto che dal 2022 ad oggi sono stati pubblicati tre bandi per trovare un gestore dello stadio, quindi, anche se la società ha avuto le sue vicissitudini, non si può dire che non abbia avuto le occasioni per tornare nel “suo” stadio. È vero che gli attuali dirigenti da diversi mesi hanno dato la propria disponibilità a investire nella realizzazione del fondo sintetico e noi abbiamo accolto con favore questa disponibilità. Però va ricordato che è emerso un problema strutturale che stiamo affrontando, anche con la collaborazione della Regione" spiega l'assessore allo sport.

"Ricordo anche che siamo in presenza di un impianto pubblico affidato a un concessionario che sta rispettando il contratto, peraltro anche affrontando disagi inizialmente non previsti, quindi è necessario che le due parti si parlino e per favorire il dialogo il Comune si è offerto di svolgere un ruolo di mediazione - conclude Francesco Rossello - Ma le dichiarazioni di oggi non aiutano. E' preoccupante che un gruppo che intende rilanciare la società si rifiuti di prendere atto delle regole. E' necessario un atteggiamento più consapevole e più responsabile. Noi continueremo comunque a lavorare per trovare una soluzione per lo stadio.

Luciano Parodi

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