Sono scattate stamani le manette dei carabinieri di Borghetto Santo Spirito che hanno arrestato, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Savona, un 21enne piemontese, senza fissa dimora, pregiudicato e già sottoposto a sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno in provincia di Asti, per il reato di rapina aggravata tentata e consumata.
A seguito di una articolata attività d’indagine che è stata coordinata dalla Procura della Repubblica savonese e condotta dai militari dell'Arma delle Sezione Operativa della Compagnia di Albenga e della stazione borghettina, è emerso come il giovane, verso le ore 19 dello scorso 26 febbraio, si fosse reso protagonista di due episodi a breve distanza l'uno dall'altro: prima una tentata rapina alla “Rivendita Tabacchi nr. 2” di corso Europa, e successivamente, passati pochi minuti dopo, di una rapina consumata ai danni di due esercizi commerciali.
Nel primo caso, il malvivente era entrato in tabaccheria col volto travisato dal cappuccio del giubbotto e, tenendo in mano una pistola rivelatasi poi un giocattolo, aveva minacciato il titolare di consegnargli l’incasso. Il proprietario tuttavia non si era fatto intimorire, reagendo con determinazione e freddezza, affrontando il rapinatore che, dopo una breve colluttazione, era riuscito a darsi alla fuga.
Dalle indagini è emerso che dapprima si era introdotto nella tabaccheria “Rivendita Tabacchi nr. 2” di quel corso Europa, col volto travisato dal cappuccio del giubbotto e, tenendo in mano una pistola rivelatasi poi un giocattolo, aveva minacciato il titolare di consegnargli l’incasso.
La vicenda comunque non aveva fatto desistere l’aggressore, che decideva così semplicemente di cambiare obiettivo, prendendo questa volta di mira il vicino supermercato “Pam”. Anche in questo caso, una volta entrato nell’esercizio commerciale, l’uomo aveva aggredito la titolare, che in quel momento era impegnata alla cassa, spingendola violentemente a terra e impossessandosi del fondo cassa di circa 900 euro. A nulla era servito il tentativo di un cliente di bloccarlo, in quanto l’uomo era riuscito a fuggire col bottino, pur essendo stato nella circostanza costretto ad abbandonare il giubbotto che si era sfilato per divincolarsi.
Partendo dal giubbotto abbandonato sul posto dal rapinatore e dalla pistola giocattolo trovata in una delle tasche, attraverso l’attenta analisi di svariate ore di registrazione delle telecamere dei sistemi di videosorveglianza cittadine e l’escussione di vari testimoni, gli investigatori sono riusciti a identificare l’autore dei due gravi reati, nonostante quest’ultimo avesse cercato di evitare le zone maggiormente coperte dalle telecamere di sorveglianza e tentato di celare il volto.
A completare il quadro accusatorio, inoltre, le numerose tracce e impronte che sono state isolate e raccolte nel corso dei sopralluoghi effettuati sui luoghi dei fatti da parte dei militari specializzati della Compagnia Carabinieri di Albenga.