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Cronaca | 26 marzo 2025, 07:00

Appalti per gli sfalci sulle provinciali, il Pm presenta appello contro l'ordinanza di custodia cautelare del Gip

Tra i motivi il mancato riconoscimento di esigenze cautelari per De Grecis, i gravi indizi di colpevolezza a carico di Tessitore e Rizzi per i reati di falso in atto pubblico e truffa in danno dell'ente pubblico e la mancata applicazione di una misura custodiale per Tessitore

Appalti per gli sfalci sulle provinciali, il Pm presenta appello contro l'ordinanza di custodia cautelare del Gip

Il Pubblico Ministero presenta appello al Tribunale del Riesame contro l'ordinanza di custodia cautelare del Gip che ha disposto gli arresti domiciliari per l'amministratore di fatto della ditta pugliese Green s.r.l., Giuseppe Rizzi, e il capo cantoniere della Provincia di Savona Claudio Sardo per i reati di corruzione e turbativa d'asta.

Al centro l'inchiesta della Procura sulle gare, 12 lotti in totale, due nell'occhio del ciclone, per gli sfalci lungo le strade provinciali del savonese.

Dopo gli interrogatori il giudice per le indagini preliminari Emilio Fois aveva infatti ritenuto la sussistenza di gravi indizi dei reati contestati agli indagati, a vario titolo, di corruzione, turbativa d'asta e falso, nonché il ricorrere a loro carico delle esigenze cautelari del pericolo di reiterazione del reato.

Per Rizzi e Sardo era stato disposto anche il divieto di avere contatti visivi, telefonici, telematici con persone diverse dai familiari conviventi oltre all'applicazione del "braccialetto elettronico".

Per il funzionario tecnico della Provincia di Savona responsabile della "gara degli sfalci 2024", Andrea Tessitore, era stata invece applicata la misura interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio svolto per la durata di un anno, in relazione ai reati di corruzione, turbativa d'asta e falso ideologico in atto pubblico. 

La ditta pugliese Green Srl di Noicattaro avrebbe ottenuto illecitamente l'affidamento di due lotti, in violazione del disciplinare di gara: il lotto 3 in via diretta, il lotto 2 tramite formale aggiudicazione ad un'impresa prestanome, De Grecis Cos. e MA. Verde s.r.l. di Bitonto, che avrebbero dovuto essere impegnati sulle strade provinciali da Pontivrea a Dego passando per Celle, Varazze, Stella e Albisola. In relazione a quest'ultimo viene contestato al R.U.P. Tessitore anche il reato di falso ideologico, per aver attestato la regolare esecuzione dei lavori, da parte della ditta "De Grecis", in realtà mai giunta a Savona.

Entrambe le aziende si erano aggiudicate l'appalto della Provincia con un ribasso d'asta del 28% per rispettivamente lavori per 20mila euro (Green Srl, lotto 3, Celle-Varazze-Stella-Albisola) e 22.552 euro (De Grecis Cos. e Ma. Verde Srl, lotto 2, Pontinvrea-Mioglia e Dego). Gli interventi però nel lotto 2 sarebbero stati svolti da mezzi della Provincia e dalla Green Srl.

La turbativa del procedimento sarebbe stata agevolata da una duplice erogazione di denaro, in favore dello stesso Tessitore e del capo-cantoniere Sardo, da parte dell'imprenditore pugliese Rizzi. Fatto questo che sarebbe stato accertato dalle intercettazioni ambientali emerse durante le indagini della squadra mobile della Polizia.

Ad essere iscritti nel registro degli indagati canche il geometra della Provincia Roberto Bottazzi e Giuseppe De Grecis. Con il Gip che per loro non aveva ravvisato esigenze cautelari.

I motivi dell'appello del Pm Luca Traversa riguardano proprio il mancato riconoscimento del Gip di esigenze cautelari per De Grecis (i suoi avvocati Giambattista Petrella e Gianluca Rudino hanno fatto ricorso al Tribunale del Riesame sul sequestro probatorio del cellulare e di diversa documentazione negli uffici della ditta); il mancato accoglimento della richiesta cautelare per la Green Srl; il mancato riconoscimento dei gravi indizi di colpevolezza a carico di Tessitore e Rizzi per i reati di falso in atto pubblico e truffa in danno dell'ente pubblico; la mancata applicazione di una misura custodiale per Tessitore.

Luciano Parodi

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