Il termine allergia viene utilizzato per indicare una reazione infiammatoria del sistema immunitario a sostanze che, in genere e per la maggior parte dei soggetti, risultano del tutto innocue.
In soggetti predisposti, l’esposizione a tali sostanze, dette allergeni, causa il rilascio di IgE (immunoglobuline E) e la conseguente comparsa di sintomi ben noti come naso che cola, occhi infiammati, macchie rosse e via dicendo. I sintomi possono essere molto vari e, a seconda della sensibilità del soggetto e della risposta immunitaria, risultare più o meno gravi.
Saper riconoscere i sintomi di un’allergia è il primo passo da compiere per riuscire a tenerla sotto controllo. Il secondo passo consiste nel sottoporsi a test mirati per comprendere qual è l’allergene che causa la reazione. Se pensi di soffrire di allergie e vuoi andare a fondo del problema, trova la struttura Gruppo San Donato più vicina a te e prenota una visita di allergologia.
Di seguito andremo a scoprire quali sono i sintomi da tenere sotto controllo e in che modo è possibile combattere le allergie.
Allergie: i campanelli d’allarme
I sintomi delle allergie sono piuttosto vari, sia per tipo sia per intensità. Inoltre, cambiano molto a seconda della sede interessata e dell’allergene responsabile della reazione.
In soggetti che presentano un’allergia alle graminacee, agli acari, alle muffe e al pelo degli animali domestici possono presentarsi prurito a occhi e naso, lacrimazione, starnuti, congestione nasale e rinorrea, ossia tutti sintomi che interessano le vie respiratorie. Chi invece soffre di allergie da contatto può manifestare reazioni cutanee di vario genere, tra cui macchie rosse, orticaria e prurito diffuso.
Una terza categoria di sintomi è quella che interessa il tratto gastrointestinale e che colpisce principalmente i soggetti con allergie alimentari. In questo caso possono aversi diarrea, nausea, crampi addominali, bruciore alla bocca e alla lingua, nonché, ancora una volta, sintomi cutanei.
Nei casi più gravi, le reazioni allergiche possono provocare gonfiore diffuso, difficoltà respiratorie, asma e portare a shock anafilattico.
Allergologia: i test specifici
Data la grande varietà di sintomi e l’elevato numero di sostanze che possono provocare reazioni allergiche, per individuare la causa scatenante è indispensabile rivolgersi a un medico specializzato in allergologia. Questo, dopo un’attenta anamnesi, potrà prescrivere i test più adatti per individuare l’allergene responsabile della reazione immunitaria.
Uno dei più utilizzati e rapidi è il prick test, il quale viene effettuato sull’avambraccio del paziente tramite micropunture che permettono di inoculare nella cute diversi tipi di allergeni. Laddove il soggetto fosse allergico a una o più delle sostanze iniettate, nell’arco di una trentina di minuti comparirebbero piccoli ponfi.
Nel caso in cui l’allergia sospettata rientrasse tra quelle con reazioni non immediate, il medico potrebbe procedere con un patch test. Questo prevede l’applicazione, sulla schiena del paziente, di cerotti contenenti sostanze allergeniche, da tenere in sede per 48/72 ore.
Tra gli altri test rientrano il RAST e quelli di provocazione o eliminazione.
Come tenere sotto controllo un’allergia
Individuata la causa, è possibile tenere sotto controllo l’allergia limitando il più possibile l’esposizione all’allergene responsabile, nonché seguire le indicazioni del medico. Quest’ultimo potrà prescrivere, se lo riterrà opportuno, antistaminici, colliri, spray nasali o particolari vaccini per allergie.