Il violento acquazzone e la mareggiata hanno messo a dura prova Celle e il suo centro storico.
La ruspa infatti ha lavorato senza sosta durante la notte per liberare il rio Ghiare e il Santa Brigida dalla sabbia, ma la tensione in alcuni momenti è stata alta come purtroppo spesso accade quando si verificano i due fenomeni intensi contemporaneamente.
"Nonostante sia stato svuotato nel tardo pomeriggio, il Ghiare è nuovamente ostruito, e la pioggia non riesce a sfondare la barra che si crea. Abbiamo attivato nuovamente l’operatore e con il vice Francesco Sorrentino stiamo monitorando la situazione - aveva detto questa notte il sindaco Marco Beltrame - Il sotto passo si era allagato ma le pompe lo hanno svuotato. Il livello è al limite dell’allagamento del paese ma l’intervento tempestivo dovrebbe evitarlo".
"Questo problema va risolto con una soluzione definitiva, per questo sarà mia cura chiedere aiuto anche a Regione Liguria, non è possibile che ogni minima pioggia o piccola mareggiata noi siamo schiavi delle ruspe e non possiamo dormire sonni tranquilli" ha concluso il primo cittadino cellese.
Oltre al famigerato intervento di mitigazione del rischio idraulico del rio Santa Brigida con il posizionamento degli scatolari sull'Aurelia che dovrebbe partire ad aprile, il Comune nel 2024 aveva approvato progetto di fattibilità per il rifacimento della copertura della tombinatura del rio Ghiare nel tratto dalla foce fino all'Aurelia proprio per andare a mitigare la criticità.