Continuano a farsi sentire gli echi dell'ultimo Consiglio Comunale finalese. Dopo le critiche mosse dal gruppo "Impegno X Finale", stavolta tocca alla maggioranza replicare su Regolamento Edilizio e lavori pubblici.
«È davvero deludente constatare che ogni nostra azione venga interpretata dal consigliere Guzzi come qualcosa di già elaborato dalla precedente Amministrazione - esordisce nella nota diramata l'assessore all'Urbanistica Umberto Luzi - Le modifiche al Regolamento Edilizio, in particolare quelle che riguardano la tutela dei borghi storici, con l'inclusione di norme precise sulla corretta evacuazione dei fumi e sul posizionamento dei condizionatori, non erano nemmeno state considerate dalla vecchia Amministrazione».
«Inoltre, la revisione dell’articolo 21 del Regolamento, che riguarda la procedura per lo scomputo degli oneri di urbanizzazione, è stata necessaria per regolare adeguatamente le modalità finora seguite. È fondamentale che l'Ufficio Tecnico Comunale abbia la possibilità di monitorare con attenzione tutte le fasi delle opere pubbliche a scomputo, garantendo un controllo diretto sulle azioni dei privati - continua l'assessore - Purtroppo, se non si interviene in questo modo, si rischiano disagi come quelli che abbiamo visto a Finalpia: a meno di un anno dalla realizzazione, ad esempio, le piastrelle delle aiuole in Piazza Abazia si staccano e le fioriere non drenano correttamente l’acqua».
L'assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Folco, aggiunge: «Stiamo impiegando la prima parte del mandato per gestire i danni ereditati dalla precedente Amministrazione: via al Santuario che probabilmente sarà da rifare, la frana che incombe sull'Aurelia in corrispondenza dell'ingresso del porto ignorata per anni e il crollo sul Lungosciusa dello scorso autunno figlio di una preoccupante fessurazione ampiamente denunciata in passato ma trascurata perché elettoralmente poco appariscente. Trascuriamo il caos trovato circa la riqualificazione di via Dante. Presto, dunque, alla qualità delle manutenzioni fatte affiancheremo anche quella sulle progettazioni, a cominciare dalla riqualificazione delle aree ex Finale Ambiente dove si progetterà anche il futuro Palazzetto dello Sport».
«Si procede per obbiettivi e fasi di mandato per ridare dignità e decoro ad una città che li aveva persi» chiosa Folco.