Dopo quasi venticinque anni, ritornano nella Chiesa Sant’Ambrogio Vescovo, esposte lungo le navate, le quattordici tele raffiguranti la Via Crucis, realizzate da un pittore locale a metà del XVIII secolo. Le opere erano state smontate e custodite nel Palazzo Mascolo Gavotti adiacente alla parrocchiale. Forse già in precario stato di conservazione al momento del loro smontaggio, lo stazionamento in deposito non aveva favorito la loro buona conservazione e, durante gli anni, il degrado aveva continuato ad avanzare.
Nel 2004, durante la campagna di catalogazione CEI, l'Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Savona-Noli ha avuto modo di analizzarle, verificando i danni presenti e schedandole. In seguito, l'allora parroco don Angelo Magnano ha manifestato l’interesse a ricollocarle nella loro sede. Nel 2019 è iniziata così la procedura per attuare una corretta e mirata opera di conservazione e valorizzazione dei dipinti, che non ha solo interessato le tele stesse, ma ha anche visto importanti lavori di riallestimento delle navate, come la realizzazione di un nuovo impianto di riscaldamento e, nel 2022, con il nuovo parroco don Giuseppe Noberasco, lo smontaggio dei condizionatori nella controfacciata, dov'era posizionata in origine sei tele.
Nel frattempo, l'ufficio diocesano ha preso in carico il lavoro di restauro tramite la restauratrice Enrica Gasco, che, in collaborazione con Federica Molinari e dopo le opportune autorizzazioni della Soprintendenza Belle Arti per la Provincia di Savona, nel laboratorio di via Alessandro Manzoni, ha provveduto a portare all’originario splendore le tele. Sono state pulite dalla polvere e dai depositi di cera e di altri materiali, e si sono eliminate le toppe sul retro, sostituite con piccole porzioni di tela poliestere. In seguito, è stata rinforzata la tela sul telaio, si sono eliminati i rilassamenti delle tele di supporto e si è consolidata la pellicola pittorica nei punti di sollevamento.
Una minima integrazione pittorica, condotta a velatura e a spuntinato, ha eliminato le piccole e medie lacune. Tutte le cornici sono state pulite, trattate con antitarlo, consolidate negli angoli più deboli e integrate pittoricamente nelle piccole lacune e nelle abrasioni che arrecavano disturbo visivo. Infine, il lavoro è stato concluso con una verniciatura totale e una revisione dei sistemi di aggancio.
In questi giorni, grazie al prezioso contributo dei parrocchiani Gianni Varaldo e Federica Molinari, le opere sono rientrate in chiesa e sono state ricollocate con un sistema antifurto alle pareti, seguendo lo schema concordato con la Soprintendenza. La Via Crucis, che racconta visivamente il calvario di Gesù dalla condanna a morte sino alla deposizione nel sepolcro, può ora far mostra di sé e accompagnare i fedeli nella meditazione e nella preghiera.