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Attualità | 18 marzo 2025, 18:30

Progetto deposito Gnl a Bergeggi, la Soprintendenza: "Intervento che altera limitatamente la situazione dell'area portuale, no alla procedura di VIA"

Inviate le osservazioni al Ministero. "Si evidenzia però, quale condizione ambientale necessaria a prevenire un possibile impatto paesaggistico negativo, la necessità di un attento controllo delle cromie di tutti gli elementi dell’impianto previsto"

Progetto deposito Gnl a Bergeggi, la Soprintendenza: "Intervento che altera limitatamente la situazione dell'area portuale, no alla procedura di VIA"

La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona ha inviato le proprie osservazioni al progetto per un nuovo impianto di deposito di GNL e Bio GNL della capacità di 19.800 mc nel Comune di Bergeggi, in area portuale di Vado Ligure.

Dallo scorso 31 gennaio era stata avviata dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica la verifica di assoggettabilità alla Valutazione d Impatto Ambientale (VIA) con l'avvio della consultazione pubblica che era scattato lo scorso martedì 11 febbraio fino a giovedì 13 marzo.

Ad esporre molteplici criticità alla progettazione presentata da Gnl Med erano stati anche il WWF Savona e i comuni di Bergeggi e di Vado Ligure. La Soprintendenza avrebbe però inviato le osservazioni il 17 marzo entro il termine previsto.

"Considerata la distanza dell’intervento dai beni culturali più prossimi; la dimensione degli elementi all’interno di un’area portuale già fortemente antropizzata e connotata dalla presenza di gru di carico di notevoli dimensioni e di numerose aree di stoccaggio dei container, che possono raggiungere altezze e superfici considerevoli; il posizionamento dei serbatoi in orizzontale anziché in verticale, che ne riduce l’impatto visivo (circa 12,5 metri i altezza contro gli oltre 45 metri dei verticali) - spiegano - questa Soprintendenza ritiene che l’intervento in oggetto alteri molto limitatamente la situazione attuale dell’area portuale, producendo impatti  sul paesaggio costiero sottoposto a tutela ai sensi dell’articolo 142, comma 1, lettera a) del D. Lgs. 42/2004 che sono paragonabili a quanto già accade nel sito e tali impatti non risultano significativamente modificativi nella percezione del paesaggio, tanto da dover essere discriminanti nella decisione di sottoporre il progetto a procedura di VIA".

"Sebbene si comprendano e s  possano condividere le preoccupazioni legate alla tutela ambientale delle aree marine protette limitrofe, non è possibile considerare tali legittime preoccupazioni dal punto di vista della tutela del paesaggio e limitatamente alla propria competenza si esprime il proprio parere di non assoggettabilità alla procedura di VIA. Si evidenzia però, quale condizione ambientale necessaria a prevenire un possibile impatto paesaggistico negativo, la necessità di un attento controllo delle cromie di tutti gli elementi dell’impianto previsto" ha concluso il Soprintendente Federico Barello.

Luciano Parodi

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