Quattro ore di sciopero per la giornata dell'1 aprile. Torneranno così a esprimere il proprio forte dissenso alle di Tpl Linea le segreterie provinciali dei sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Sial Cobas e Ugl Fna, insieme alla Rsu aziendale
La procedura era stata attivata lo scorso 13 settembre, seguita da ben quattro tentativi di conciliazione. Anche la seconda fase delle procedure di raffreddamento, attivata il 5 gennaio, non ha portato ai risultati sperati da parte dei lavoratori. Il secondo tentativo di conciliazione, tenutosi in Prefettura il 23 gennaio, si è infatti concluso con esito negativo.
E così, dopo la nuova richiesta di incontro al Prefetto e al consigliere regionale Angelo Vaccarezza giunte nei giorni scorsi, i lavoratori incroceranno le braccia. Il personale viaggiante si asterrà dal lavoro dalle 10.15 alle 14.15, mentre per il personale degli impianti fissi lo sciopero riguarderà le ultime quattro ore del turno. Il personale esentato seguirà le modalità previste dagli accordi vigenti.
Alla base della protesta vi è "la necessità di ristabilire corrette relazioni sindacali e industriali", affinché le nuove iniziative riguardanti la gestione del servizio e del lavoro in azienda siano concordate con la Rsu. Inoltre, si chiede una revisione delle iniziative "assunte unilateralmente dall’azienda riguardanti i reparti dedicati alla verifica dei titoli di viaggio, al rimessaggio e lavaggio degli autobus, alle biglietterie e alle mansioni dei conducenti". Questi ultimi aspetti, che, in quanto "facenti parte della contrattazione aziendale di secondo livello" ricordano i lavoratori, dovrebbero essere oggetto di un confronto con le rappresentanze sindacali, in particolare per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro, le modalità di assunzione del personale, i livelli occupazionali, i carichi di lavoro e i contratti applicati.
Un ulteriore punto di scontro riguarda il "ripristino di corretti livelli occupazionali per il personale viaggiante, per lo svolgimento dei servizi in affidamento". I sindacati chiedono inoltre alla Direzione e alla Presidenza di TPL Linea di chiarire la loro posizione rispetto agli accordi già raggiunti con gli enti proprietari dell’azienda e con le autorità concedenti il servizio. In particolare, si fa riferimento al contratto di servizio stipulato sulla base dell’Accordo Quadro con la Provincia di Savona del 23 gennaio 2023 e al Protocollo di Intesa siglato con il Comune di Savona il 18 maggio 2023.
Altro tema centrale della protesta è la necessità "di dotare l’azienda di un piano industriale chiaro e strutturato, che definisca i tempi e le modalità di ammodernamento del parco autobus considerando come prioritario il mantenimento del servizio erogato e i necessari livelli di affidabilità e sicurezza".
A destare preoccupazione tra i sindacati e i lavoratori è anche la gestione unilaterale di alcune iniziative aziendali, che, secondo le rappresentanze dei lavoratori, violano la normativa sulle prestazioni indispensabili. Segnatamente, si contesta la decisione di affidare ai conducenti la verifica dei titoli di viaggio e la gestione del personale del reparto rimessa e lavaggio, senza il necessario confronto con le parti sociali.