Un corso di laurea che da 30 anni forma specialisti per un territorio con l'età media più alta d'Europa e con grande necessità di fisioterapisti, soprattutto per una popolazione fragile.
Il mondo medico si mobilita per difendere il corso di laurea in Fisioterapia al Santa Corona, che l'Università di Genova ha deciso di chiudere, spostandolo in altre sedi.
"Sono perfettamente d'accordo con il collega Antonino Massone – spiega il presidente dell'Ordine dei Medici Luca Corti – perché sicuramente non è solo un impoverimento del territorio ma anche di tutta l'offerta formativa della nostra regione. È un centro formativo di altissimo livello che esiste da molti anni".
La perdita del corso di laurea sarebbe dannosa per il territorio da vari punti di vista. "Non solo il corso è giustificato dal fatto di essere di altissimo livello – prosegue Corti – ma anche per evitare spostamenti agli studenti, che sono dispendiosi sia dal punto di vista economico sia per il tempo perso, che invece di dedicare allo studio devono impiegare per viaggiare sui nostri treni e sulle nostre strade, che come sappiamo non sono l'ideale".
"Peraltro, formare bene i fisioterapisti è una necessità – continua Corti –. Sono una categoria di professionisti sanitari attualmente molto richiesta sia nel pubblico sia nel privato, quindi hanno una duplice attività. Dal nostro punto di vista come Ordine, anche se i fisioterapisti non sono iscritti, sono molto funzionali alla riabilitazione nei nostri centri di riabilitazione, tra i migliori in Liguria. Avere fisioterapisti formati da noi, che magari si fermano anche a lavorare sul territorio, sarebbe un valore aggiunto".
Infine, l'appello alla politica perché si mobiliti a difesa del corso: "Speriamo che si possa tornare indietro sulla decisione da parte dell'Università – conclude Corti – magari con il contributo anche dei politici locali che, una volta tanto, potrebbero finire di litigare tra di loro e unirsi per fare pressione su questo argomento".