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Attualità | 15 marzo 2025, 17:09

"Nessuna pietà per i malvagi": il nuovo romanzo di Luigi Fanelli presentato ai Lions Club del Golfo dell'Isola e Vada Sabazia

Serata conviviale giovedì 13 marzo con l'ingresso nel club di Spotorno Noli Bergeggi Vezzi Portio del sindaco Maria Nicoletta Rebagliati

Dopo il successo della presentazione del suo libro, avvenuta venerdì 31 gennaio alla Fortezza del Priamar di Savona, nelle Cellette della Sibilla, l’Ingegnere Luigi Fanelli, presidente del Lions Club Spotorno Noli Bergeggi Vezzi Portio ha presentato giovedì 13 marzo la sua ultima fatica letteraria, dal titolo “Nessuna pietà per i malvagi”, nel corso di una serata conviviale del tutto particolare, organizzata d’intesa con il Club Vado Quiliano-Vada Sabazia, alla presenza del Governatore Enzo Benza, che ha molto apprezzato non solo l'opera ma la finalità assolutamente benefica: l'autore ha infatti voluto devolvere il ricavato della cessione dei libri alla Fondazione che donerà i proventi per la fame nel mondo, una delle azioni benefiche della stessa .

Nel corso della serata allietata da un menù medievale, allestito dallo chef del ristorante La Lampara di Savona, è anche avvenuto un ingresso nel club (padrino d’eccezione il presidente Luigi Fanelli) particolarmente significativo, trattandosi della prima cittadina di Bergeggi, Maria Nicoletta Rebagliati, farmacista per tantissimi anni a capo della farmacia bergeggina.

Per l’occasione vi è stata una premessa al testo molto articolata e suggestiva del Dott. Mauro Acquarone, che ha introdotto il tema del libro di Luigi Fanelli con alcune riflessioni sui fermenti religiosi e non solo che hanno caratterizzato il Medioevo, dai templari ai catari, con riflessioni sui non facili rapporti tra mondo occidentale, ancora feudale, e mondo mussulmano.

Ha quindi preso la parola l’autore del libro che, da par suo, ha intrattenuto i presenti, molto numerosi e attenti, sulla storia che fa da sfondo al libro, “Nessuna pietà per i malvagi”: un’opera di fantasia inserita in un contesto storico ben preciso, la seconda metà del XIII secolo, in pieno medioevo.

Il libro ha per protagonisti due giovani studenti dell’ateneo partenopeo, Teofilo (genovese) e Deodato(napoletano) e un fraticello di nome Costanzo, incaricato di seguire i due giovani e non solo nella incruenta crociata affidata dal Papa a Federico II. Le avventure non mancheranno, ma nel libro troveremo temi di grande attualità trattati con scientificità e viva partecipazione emotiva, come il rapporto Cristiani-Saraceni, Stato-Chiesa e soprattutto la gigantesca figura di Federico II di Svevia, soprannominato non a caso “Stupor Mundi”.

Fa riflettere il tema centrale dell’opera: il rapporto assolutamente pacifico e volto a pensieri di pace e tolleranza di due protagonisti ombra del libro: Federico II e il sultano Al -Kamil Al-Malik che si accordarono evitando  inutili spargimenti  di sangue.

Due parole sull’autore: ingegnere napoletano di nascita, ma ligure di adozione (vive a Bergeggi da tempo), che ha lavorato quarant’anni nelle multinazionali, ma ha come hobby la storia che coltiva con grande passione.

Redazione

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