"Numerosi elementi di criticità e carenze progettuali che portano a esprimere parere negativo sul progetto, per contrasto con indicazioni normative; nel merito, data la comprovata sensibilità del sito e le aree vicine, la pericolosità, gli impatti sinergici non mitigabili che la realizzazione dell'impianto creerebbe sul territorio pregiato del Mar Ligure di Ponente e sugli abitanti l'elevato potere climalterante del metano e il rischio di perdite nell'ambiente, si ritiene il progetto inattuabile".
Queste le conclusioni che hanno portato il WWF di Savona a esprimere nelle proprie osservazioni inviate al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e alla Regione la propria contrarietà al progetto per un nuovo impianto di deposito di GNL e Bio GNL della capacità di 19.800 mc nel Comune di Bergeggi, in area portuale di Vado Ligure.
Dallo scorso 31 gennaio era stata avviata dal Ministero la verifica di assoggettabilità alla Valutazione d Impatto Ambientale (VIA) con l'avvio della consultazione pubblica scattata lo scorso 11 febbraio. Ad esporre le criticità alla progettazione presentata da Gnl Med non solo quindi i Comuni di Bergeggi e di Vado Ligure ma anche l'associazione ambientalistica italiana sezione savonese.
IL PROGETTO
Il progetto prevede, in linea generale la realizzazione di un impianto che abbia la funzione di ricevere, tramite navi metaniere di piccole e medie dimensioni, gas naturale liquefatto, e distribuire sia Gas Naturale Liquefatto, via terra, attraverso cisterne criogeniche autotrasportate o isocontainer, o via mare, attraverso bettoline rifornimento di navi alimentate a GNL, nonche gas naturale, prodotto naturalmente nelle tubazioni e nei serbatoi di stoccaggio per effetto di scambi termici con l'ambiente, denominate Boil-Off Gas, verso il co-generatore installato all'intemo dell'impianto e a servizio di utenze interne al porto di Vado Ligure.
La costruzione del deposito e l'oggetto dell'autorizzazione prevede in particolare, la costruzione di 11 serbatoi metallici cilindrici orizzontali da 1.620 di capacità effettiva pari a 17.820 mc; 2 punti di travaso per il carico delle Atb; 2 punti di travaso dello scarico delle navi; un impianto di reliquefazione per la trasformazione da fase gassosa a fase lquida del GNL; sale pompe antincendio; servizi ausiliari.
Il Rapporto Preliminare di sicurezza evidenzia che la costruzione del deposito, per ragioni legate all’andamento del mercato energetico e al PNRR, avverrà in due fasi successive distinte: la prima comprenderà tutti gli impianti di “processo”, tutti gli impianti di sicurezza (allarme, controllo, blocco, ecc.) e antincendio del deposito oltre a 11 serbatoi (per una capacità geometrica complessiva pari a 17.820 mc) e 2 baie della pensilina di carico; la seconda comprenderà il 12° serbatoio e la 3^ baia della pensilina di carico.
Tra i documenti pubblicati è presente lo studio preliminare ambientale e la valutazione di incidenza ambientale nella quale è precisato che l'unico potenziale fattore perturbativo è relativo alla generazione di rumore subacqueo da parte delle navi che transiteranno in fase di esercizio nei confronti delle specie più sensibili, quali i cetacei in particolare), le planimetrie e i prospetti.