Attualità - 14 marzo 2025, 10:00

Progetto deposito Gnl, le osservazioni del Comune di Bergeggi: dall'impatto sulla viabilità passando per quello acustico e all'ambiente marino

Le ha presentate anche Vado: attenzione sulle opere già presenti, il traffico portuale e una mancanza di aree per la sosta di mezzi provenienti dall'impianto. "Indispensabili ulteriori approfondimenti sia dal punto di vista ambientale, sia per quanto attiene gli aspetti di sicurezza e logistici"

Progetto deposito Gnl, le osservazioni del Comune di Bergeggi: dall'impatto sulla viabilità passando per quello acustico e all'ambiente marino

E' scaduto ieri il termine per la presentazione delle osservazioni al progetto per un nuovo impianto di deposito di GNL e Bio GNL della capacità di 19.800 mc nel Comune di Bergeggi, in area portuale di Vado Ligure.

Dallo scorso 31 gennaio è stata avviata dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica la verifica di assoggettabilità alla Valutazione d Impatto Ambientale (VIA) con l'avvio della consultazione pubblica scattato lo scorso martedì 11 febbraio.

Ad esporre molteplici criticità alla progettazione presentata da Gnl Med proprio i Comuni di Bergeggi e di Vado Ligure.

"In via preliminare ad ogni migliore analisi documentale, preso atto che la configurazione finale del progetto per la costruzione dell'impianto a regime consiste nella realizzazione di 12 serbatoi aventi capacità geometrica pari a 1.800 mc. di GNL ciascuno per complessivi mc. 21.600 di GNL -la cui previsione attuativa è suddivisa in due fasi distinte, osserva e ritiene opportuno rappresentare la necessità di attivare la procedura di VIA, procedura di maggior tutela che si reputa invece idonea e propria per la migliore analisi e valutazione del progetto e dell'esercizio dell'impianto - si legge nelle osservazioni del sindaco di Bergeggi Maria Nicoletta Rebagliati - Infatti, se si considerano 12 serbatoi, anziché gli 11 del cd. step 1, il progetto rientrerebbe tra quelli per cui è prevista la procedura di VIA. Con l'esclusione dela VIA infatti non vengono adeguatamente valutati le matrici di sicurezza, sanitaria ed ambientale nonché quanto altro di competenza di altri enti, amministrazioni e/o soggetti titolari di interessi coinvolti data realizzazione dell'opera come appresso meramente esemplificato: aspetto igienico sanitario; analisi dei rischi in relazione o al traffico veicdare indotto ovvero in relazione al'aumento dei carichi di rischio sulla viabilità all'esterno del'impianto di competenza ANAS (S.S. n. 1 via Aurelia e relativa variante in galleria S. Nicolò) e sui comuni limitrofi di Vado Ligure e Savona; o aspetto ambientale in relazione all'attivazione di scarichi delle acque reflue (relative alla palazzina uffici/servizi) di competenza del Consorzio di depurazione delle acque di scarico del savonese; o in merito ad interferenza di rischio per la cabina elettrica di trasformazione in località Galleria S. Nicolò ed eventuale necessità di approvvigionamenti elettrici funzionali al'impianto di competenza di E-distribuzione".

"In considerazione dell'estrema vicinanza alla ZSC"Fondali Noli-Bergeggi" e alla ZSC "Isola di Bergeggi Punta Predani" nonché all'Area Marina Protetta "Isola dl Bergeggi" segnala che tra i sottoscrittori della documentazione tecnica scientifica prodotta non risulta presente la specifica competenza professionale con conoscenze ed esperienze specialistiche abilitata a monitorare e valutare i processi bidogici, ecologici e ambientali con particolare riferimento al'ambito marino/costiero;  che la documentazione e i siti elaborati posti a corredo dela valutazione preliminare di screening di VIA non riportano alcun riferimento (grafico, progettuale e/o documentale) alla costruenda opera pubblica 'realizzazione della nuova diga di Vado - prima fase' e nè prendono in analisi il progetto di opera pubblica 'realizzazione della nuova diga di Vado - seconda fase' già oggetto di verifica di assoggettabilità a VIA  che prevede l'estensione verso levante per ulteriori 230 ml circa della porzione dell'opera di difesa della nuova diga portuale di Vado Ligure" prosegue la prima cittadina bergeggina.

Nell'analisi critica commissionata dal Comune allo studio Terra diretto da Marco Stevanin, Cinzia Ciarallo e Giulio Copparoni con la collaborazione di Paolo Bernat, viene soffermata l'attenzione sull'intervento di progetto, l'impatto viabilistico quello acustico e sull'ambiente marino (rumore e mammiferi marini, presenza di cetacei nel Santuario Pelagos e nell'area di progetto, tutela del tursiope in mar Ligure, impatto acustico nell'area e ricaduta degli inquinanti atmosferici).

Il Sindaco di Vado Fabio Gilardi invece, tramite il settore Tutela e Ambiente, si è concentrato su diverse criticità che non collimano con il territorio. 

"Esaminata la documentazione resa disponibile sul sito ministeriale, dato atto che l'intervento ricade per intero nel territorio comunale di Bergeggi, non si rileva, in capo al Comune di Vado Ligure. l'espressione di specifici assensi o pareri. Tuttavia, si ritiene di evidenziare la necessità che venga effettuata, per il progetto in esame, una valutazione relativa agli impatti cumulativi, non solo ambientali, che l'intervento potrà generare sul nostro territorio, sia in fase di cantiere sia in fase di esercizio. In particolare. si rileva che, ad oggi, la concomitante attività, presso l'area portuale di Vado Ligure, dei cantieri di 'Adeguamento della diga foranea di Vado Ligure" e "Variante al PFTE per la fornitura di cassoni prefabbricati" (Diga di Genova), ha già evidenziato alcune criticità, per risolvere e mitigare le quali è stato avviato un tavolo tecnico, presieduto dalla Capitaneria di Porto — Savona, che coinvolge tutti i soggetti interessati, compreso il Comune di Vado Ligure, volto a conoscere lo stato di avanzamento dei lavori, nonché a valutare eventuali azioni di mitigazione necessarie ad affrontare situazioni emergenziali legate alla sicurezza degli ormeggi in caso di condizioni meteo avverse. Si consideri, inoltre, che è attualmente in corso la procedura di "Valutazione di Impatto Ambientale relativa al Progetto FSRU Alto Tirreno e collegamento alla rete nazionale gasdotti. Proponente FSRU Italia Srl", la cui realizzazione andrebbe ad interessare Io specchio acqueo e il litorale prospiciente l'area portuale Vado-Bergeggi - viene puntualizzato nelle osservazioni - Quanto sopra evidenziato, si ritengono indispensabili ulteriori approfondimenti sia dal punto di vista ambientale, sia per quanto attiene gli aspetti di sicurezza e logistici in merito alle possibili sovrapposizioni delle attività sopra descritte con il progetto in esame".

"Analogamente, anche per quanto riguarda la mobilità a terra, presso il territorio comunale di Vado Ligure, da e verso il quale sono indirizzati i principali flussi di traffico previsti per l'intervento in oggetto, attualmente sono in attività numerosi importanti cantieri che interessano sia la viabilità stradale, sia quella ferroviaria. La documentazione resa disponibile é comprensiva dell'elaborato "Studio di impatto viabilistico" il quale tuttavia non pare valutare, nemmeno per la fase di cantiere, le possibili sovrapposizioni con le attività ad oggi in corso nel Comune di Vado Ligure. Si ritiene, pertanto, necessario che vengano compiute valutazioni più approfondite relativamente ai flussi di traffico veicolari e ferroviari che la realizzazione del progetto determinerà sia in fase di cantiere, sia in fase di esercizio - viene precisato dal Comune di Vado Ligure - Si segnala peraltro che i dati relativi ai flussi viabilistici sono riconducibili a rilevazioni effettuate ad ottobre 2024 periodo non pienamente rappresentativo dei flussi più critici per la rete viabilistica dei comuni di Vado Ligure e Bergeggi. Dovrà anche essere tenuto in dovuto conto che, anche in ragione delle criticità legate alle varie attività di cantiere che interessano il territorio, non potranno essere rese disponibili nel comune di Vado Ligure idonee aree "buffer' per la sosta dei mezzi diretti e provenienti dall'impianto".

"In ultimo, si evidenzia che l'impianto in esame è soggetto alle disposizioni per il controllo del pericolo di incidenti rilevanti e nell'elaborato sopra richiamato relativo all'impatto viabilistico, si prospettano i flussi, a regime, di seguito riportati: circa 100 navi/anno (circa 2 scali settimanali su banchina dedicata): circa 5.180 autocisterne/anno (circa 20 mezzi/giorno) per le operazioni di carica: circa 580 ISOcontainer criogenici/anno (11 contenitori a settimana) via ferrovia. Considerato che il Comune di Vado Ligure ospita, ad oggi, due impianti soggetti alla normativa ex Decreto Legislativo 105/2015 (Rischio Incidente Rilevante), si rileva come i flussi sopra prospettati, che necessariamente andranno a sovrapporsi, almeno parzialmente, con quelli relativi agli altri impianti esistenti, possano determinare, per la sicurezza dei trasporti, un impatto significativo meritevole di opportune ulteriori valutazioni" concludono.

IL PROGETTO

Il progetto prevede, in linea generale la realizzazione di un impianto che abbia la funzione di ricevere, tramite navi metaniere di piccole e medie dimensioni, gas naturale liquefatto, e distribuire sia Gas Naturale Liquefatto, via terra, attraverso cisterne criogeniche autotrasportate o isocontainer, o via mare, attraverso bettoline rifornimento di navi alimentate a GNL, nonche gas naturale, prodotto naturalmente nelle tubazioni e nei serbatoi di stoccaggio per effetto di scambi termici con l'ambiente, denominate Boil-Off Gas, verso il co-generatore installato all'intemo dell'impianto e a servizio di utenze interne al porto di Vado Ligure.

La costruzione del deposito e l'oggetto dell'autorizzazione prevede in particolare, la costruzione di 11 serbatoi metallici cilindrici orizzontali da 1.620 di capacità effettiva pari a 17.820 mc; 2 punti di travaso per il carico delle Atb; 2 punti di travaso dello scarico delle navi; un impianto di reliquefazione per la trasformazione da fase gassosa a fase lquida del GNL; sale pompe antincendio; servizi ausiliari.

Il Rapporto Preliminare di sicurezza evidenzia che la costruzione del deposito, per ragioni legate all’andamento del mercato energetico e al PNRR, avverrà in due fasi successive distinte: la prima comprenderà tutti gli impianti di “processo”, tutti gli impianti di sicurezza (allarme, controllo, blocco, ecc.) e antincendio del deposito oltre a 11 serbatoi (per una capacità geometrica complessiva pari a 17.820 mc) e 2 baie della pensilina di carico; la seconda comprenderà il 12° serbatoio e la 3^ baia della pensilina di carico.

Tra i documenti pubblicati è presente lo studio preliminare ambientale e la valutazione di incidenza ambientale nella quale è precisato che l'unico potenziale fattore perturbativo è relativo alla generazione di rumore subacqueo da parte delle navi che transiteranno in fase di esercizio nei confronti delle specie più sensibili, quali i cetacei in particolare), le planimetrie e i prospetti.