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| 11 febbraio 2025, 16:20

Marinella di Nervi, il Comune cerca un sub concessionario per risolvere il problema della chiusura

La concessionaria attuale per mantenere la struttura avrebbe dovuto garantire l'apertura completa dell'attività, pena il decadimento della concessione stessa. Adesso Tursi corre ai ripari

Marinella di Nervi, il Comune cerca un sub concessionario per risolvere il problema della chiusura

La struttura della Marinella di Nervi non è in liquidazione, ma lo è invece la società assegnataria della concessione. A dirlo è l'assessore all'Urbanistica Mario Mascia in consiglio comunale, rispondendo alle interrogazioni dei consiglieri Fabio Ceraudo (M5S), Cristina Lodi (Azione) e Valentina Ghio (Lista Rosso-Verde) riguardanti la notizia della “Sentenza emessa nei giorni scorsi dalla VII sezione civile del tribunale di Genova circa la liquidazione giudiziale della società Marinella 1939 Srl”.

Recentemente, secondo quanto trapelato, la "Marinella 1934 Spa" sarebbe entrata in liquidazione giudiziale, segnando un ulteriore capitolo negativo nella lunga saga dello storico edificio. 

"L'ex struttura è in liquidazione perché ha dei debiti e, oltretutto, nonostante le agevolazione dell'Amministrazione sul canone rinunciando a trentadue milioni di euro nei primi dieci anni, che sono diventati sessantaquattro nei dieci successivi, non è riuscita a portare avanti le sue opere - afferma il consigliere Ceraudo -. La struttura ha chiuso lo scorso agosto per la costruzione di un Hotel e una Spa senza, però, mai riaprire. Sono stati spesi soldi per lo studio della diga soffolta e attualmente non abbiamo nessuna notizia della grande opera di riqualificazione della passeggiata Anita Garibaldi. Oggi, in realtà, ci ritroviamo una struttura abbandonata e che non è riqualificata senza una progettualità di ciò che accadrà nei prossimi mesi. Forse, dovevate fare l'ennesimo supermercato perché vi riesce bene", conclude il consigliere M5S. 

"Annunci, festoni: progetti iniziati e poi falliti - afferma in consiglio Valentina Ghio, lista Rossoverde -. Dopo quasi otto dalla aggiudicazione definitiva della concessione, oggi la struttura è chiusa. L'albergo con camere a picco sul mare, la Spa, l'area balneabile con il molo per le imbarcazione, la diga soffolta (costata ottocentomila euro di fondi pubblici e affidata a Aster) che avrebbe dovuto fare e proteggere la struttura, si farà? Diga, oltretutto, che è stata scelta di essere costruita davanti a Marinella, ma che tanto litorale costiero di Genova meriterebbe interventi del genere anche se non è un hotel".

I lavori sono iniziati a ottobre 2018 e a giugno 2023 i lavori dovevano essere finiti ma "a febbraio 2025 è tutto chiuso", afferma la consigliera, che successivamente rivolge diverse domande: "Quali azioni avete intenzioni di intraprendere e quando riaprirà la Marinella? La concessione che prevedeva l'introito per il Comune in vent'anni di novecentosessanta mila euro è stata riportata a cinquanta mila euro, quindi parliamo di una perdita delle casse pubbliche di oltre novecento mila euro. Inoltre, perché il costo per la protezione della mareggiata dell'edificio è stata data in concessione a privato e, quindi, deve gravare sulle casse pubbliche? A che punto siamo della realizzazione? Inoltre, parliamo di rigenerazione che va oltre al concetto di riqualificazione, perché le azioni hanno come obiettivo ridare dignità a territorio e ricostruire un tessuto sociale. State coprendo di disagio, incuria e cantieri infiniti la città di Genova, con tutti i progetti in cui la cittadinanza non partecipa". 

Per Cristina Lodi (Azione) Bucci parlava di demolire l'ufficio nel 2019 ma "poi ha scoperto vincoli e problemi", oltre all'ex presidente di Regione Liguria Toti che era "contro la demolizione al fine di recuperare la passeggiata e poi è finita come vediamo oggi". "Quando si parla di riqualificazione di edifici di così alto livello culturale e storico, bisogna calibrare e qui nulla lo è stato - prosegue Lodi -. Quello che era prevedibile a seguito delle mareggiate sta arrivando sulle spalle dei cittadini, che attendevano il rilancio. Colgo l'occasione per dire che sarei interessata agli aspetti economici e finanziari, in tema concessione, oltre a quanto investito per la protezione a mare. Infine, quanto bisogna investire e una volta per tutte chiediamo cosa intendete fare come amministrazione per far sì che si possa recuperare l'irrecuperabile e dare speranza ai cittadini genovesi". 

"C’è una relazione dettagliata e ci sono le tavole del progetto sulla soffolta della Marinella, che possono essere richieste e consultate. La progettazione è stata seguita da Aster, l’opera è inserita nel programma triennale 2025- 2027 per 1,5 milioni di euro. La struttura non è in liquidazione, ma è in liquidazione la società assegnataria della concessione - risponde l'assessore all'Urbanistica Mario Mascia -. Questa concessione era stata assegnata a questa società provvisoriamente, in scadenza al 31 dicembre 2025, ma era stata rilasciata esclusivamente per consentire l’apertura parziale dell’esercizio. Oggi è in parte riqualificato, tranne la Spa all’interno dell’edificio, da ultimare e allestire. La società concessionaria, però, per mantenere la concessione doveva garantire l’apertura completa dell’attività e il completamento delle opere mancanti, pena la decadenza della concessione stessa".

Di conseguenza "la procedura di liquidazione è stata avviata e ora stiamo pensiamo ad un sub ingresso, tramite cessione di quote, ad altri soggetti interessati alla partita, per far fronte alla crisi aziendale. Sarà mia cura monitorare e far in modo che quanti più soggetti possibili siano informati e messi a conoscenza della possibilità di investire in questo progetto", conclude Mascia. 

Federico Antonopulo

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