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#ILBELLOCISALVERÀ | 09 febbraio 2025, 12:30

“Un po’ meno fantasma”: il monologo di Tommaso Bianco sulla forza della sensibilità a Milano al Teatro Elfo Puccini

Il progetto è di Kronoteatro e Francesca Sarteanesi e debutta dal 18 al 23 febbraio

“Un po’ meno fantasma”: il monologo di Tommaso Bianco sulla forza della sensibilità a Milano al Teatro Elfo Puccini

Tappa a Milano questa settimana per la rubrica #ILBELLOCISALVERÀ per incontrare Tommaso Bianco, attore professionista della compagnia teatrale inguana Kronoteatro che si prepara a debuttare al Teatro Elfo Puccini dal 18 al 23 febbraio con lo spettacolo “Un po’ meno fantasma”, scritto da Francesca Sarteanesi.

Sul palco Tommaso Bianco, una grande corazza morbida e colorata, un testo toccante e le luci di Alex Nesti. “Un po’ meno fantasma” è il terzo capitolo del progetto triennale La libertà dei ciottoli, che vede protagonista Bianco in un monologo intenso e toccante.

Sul palco, l'attore ingauno interpreta Marcello, un uomo che non riesce a stare al passo con gli altri, non per mancanza di volontà, ma perché la sua natura lo porta a vivere su una latitudine emotiva differente. “Marcello è una persona sensibile, dolce, quasi timida, ma non debole. Ha un’innata delicatezza emotiva che, invece di schiacciarlo, diventa la sua forza”, spiega l’attore.

Nella solitudine del suo flusso di pensieri, emergono i personaggi che hanno segnato la sua vita: il professore che non sentiva le sue risposte e lo definiva impreparato, il datore di lavoro che approfittava della sua empatia e gli affidava i compiti più ingrati, la società che lo ha sempre considerato in retrovia, troppo discreto per farsi notare. “Il mondo è spesso disattento verso chi possiede una sensibilità così spiccata”, racconta Bianco. “Si viene ascoltati solo se si urla, se si impone la propria presenza. Marcello invece parla a bassa voce, osserva, vive senza schiacciare gli altri”.

Ma la sua non è una resa. Con il tempo si è costruito una corazza, che però non è dura e rigida, ma “morbida e colorata, in contrasto con la sua apparente invisibilità”. Una metafora potente, che racconta come la fragilità possa diventare un punto di forza, come la dolcezza possa essere uno strumento di resistenza. “In fondo, la sensibilità è un dono e una condanna: permette di cogliere sfumature che altri ignorano, ma rende anche più difficile imporsi. Marcello però non cerca di cambiare: lui trova la sua identità proprio in questa diversità”, conclude Bianco.

Un progetto di Kronoteatro e Francesca Sarteanesi, con ideazione di Tommaso Cheli, Tommaso Bianco sul palco. Disegno luci e responsabile tecnico Alex Nesti, scene e costumi Rebecca Ihle, supervisione progetto Maurizio Sguotti. Una produzione Kronoteatro, coproduzione Teatro Nazionale di Genova con il sostegno di PimOff, Spazio ZUT!, L'arboreto/Teatro Dimora.

Lo spettacolo è un viaggio emotivo che invita il pubblico a guardare con occhi nuovi la delicatezza, la sensibilità e la fragilità, non più come limiti, ma come valori aggiunti in un mondo enorme che corre e urla.
#ILBELLOCISALVERÀ

Maria Gramaglia

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