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Attualità | 30 gennaio 2025, 09:09

“Rivoluzione” dei velox, Comuni e Provincia hanno tempo fino a maggio per mettersi in regola

Sotto la lente del decreto ministeriale i tanti rilevatori di velocità posti su strade comunali e provinciali che dovranno essere autorizzati dal Prefetto

“Rivoluzione” dei velox, Comuni e Provincia hanno tempo fino a maggio per mettersi in regola

Gli enti locali hanno tempo fino a fine maggio per mettersi in regola con gli autovelox in base al decreto del ministro Salvini. Il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso maggio ed entra in vigore dopo.

Dal 28 maggio i Comuni avranno meno autonomia, perché la nuova norma annuncio che saranno i Prefetti a decidere il collocamento dei rilevatori di velocità. Inoltre, dovrà essere valutato il tasso di incidentalità nelle zone in cui verranno posizionati.

Se prima le amministrazioni cittadine potevano decidere in autonomia se installarli o meno, ora dovranno dimostrare, sulla base di "un'accurata analisi del numero, della tipologia e, soprattutto, delle cause" (si legge nel decreto), che su quel determinato tratto di strada si verifica effettivamente un numero elevato di incidente, con "particolare riferimento alla velocità.

Gli autovelox non potranno essere installati ovunque. Ad esempio, sono escluse le strade cittadine in cui il limite di velocità è inferiore ai 50 km/h. Al di fuori delle città, le nuove norme proibiranno di installare i dispositivi su quei tratti in cui il limite di velocità risulta inferiore di più di 20 km/h rispetto a quanto previsto dal Codice della Strada.

Novità anche per i cartelli stradali che segnalano i velox: fuori dai centri urbani la segnaletica dovrà essere installata almeno un chilometro prima rispetto al macchinario, mentre sulle strade cittadine la distanza minima sarà di almeno 200 metri sulle strade di scorrimento e di 75 sulle altre.

Tra gli enti locali che hanno installato velox sulle loro strade c'è la Provincia, che ne ha posizionati sulla SP29 del Colle di Cadibona (viadotto Gazzana direzione Savona, località Montemoro e Maschio direzione Altare), sulla SP42 S. Giuseppe-Cengio (a Cosseria direzione Cengio e Carcare), sulla SP6 Albenga-Casanova Lerrone-Passo del Cesio ad Albenga e sulla SP60 Borghetto S. Spirito-Bardineto a Toirano nel centro del paese.

"Come Provincia ci stiamo confrontando con la Prefettura – spiega il presidente di Palazzo Nervi, Pierangelo Olivieri – per la procedura di revisione e ricollocazione. L'interlocuzione è iniziata già prima di Natale e questo tema sarà oggetto del prossimo Comitato prefettizio, sia per la parte dell'omologazione sia per quella del posizionamento.Sono il primo a condividere l'idea che, in certe situazioni, sia necessario solo un adeguamento logistico, che dovrà essere fatto secondo le disposizioni del Prefetto.Abbiamo già ipotesi di altre potenziali collocazioni, ma ci sono anche enti che ci chiedono di installare nuovi apparati sulle strade provinciali che attraversano le loro Comuni. La rivalutazione complessiva sarà comunque effettuata dopo le disposizioni della Prefettura".

Elena Romanato

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