Ieri sera, presso la Sala Comunale di Murialdo, si è tenuta un'assemblea-dibattito intitolata "Codice Rosso: la sanità negata", incentrata sulle gravi problematiche che affliggono la sanità pubblica italiana. L'iniziativa, promossa da un gruppo di cittadini in collaborazione con l'amministrazione comunale di Murialdo, ha dato voce alle testimonianze di chi vive quotidianamente le difficoltà del sistema sanitario nazionale.
L'incontro, moderato dal giornalista Mimmo Lombezzi, ha visto la partecipazione di rappresentanti dell'Associazione Nazionale Pensionati "Pantere Grigie", tra cui il presidente Giampiero Icardo, il consigliere Angelo Pedrini, collegato da Milano, e il segretario Severo Lutrario, in collegamento da Frosinone. L'evento è stato aperto dal sindaco di Murialdo, Michele Franco. Hanno preso la parola anche Furio Mocco, rappresentante del sindacato di base CUB, Maurizio Loschi, portavoce di Medicina Democratica, e il sindaco di Cosseria, Roberto Molinaro.
La testimonianza delle "Pantere Grigie"
Il presidente Giampiero Icardo ha sottolineato come l'associazione, nata per dare voce ad anziani e pensionati, un gruppo troppo spesso dimenticato e marginalizzato dalla società, sia ormai da tempo in prima linea per denunciare le difficoltà legate al sistema sanitario. "Abbiamo parlato di tutti i problemi che affliggono la sanità pubblica", ha dichiarato Icardo, evidenziando in particolare le lunghe liste d'attesa che continuano a pesare sulla vita dei cittadini. L'associazione ha anche segnalato la presenza di uno sportello legale a Carcare, che può offrire supporto ai cittadini alle prese con le difficoltà burocratiche legate alla sanità, messo a disposizione dal CUB sindacato di Base.
“Durante l'assemblea, è stato discusso anche il grave problema delle risorse insufficienti per gli ospedali e il personale sanitario, costretto a far fronte a carichi di lavoro eccessivi, spesso senza una adeguata retribuzione. Alcune testimonianze da Milano e Frosinone hanno evidenziato il malfunzionamento del sistema sanitario pubblico, con storie di persone che si sono trovate in gravi difficoltà nell'accesso alle cure, rischiando la vita”, ha commentato Icardo.
Pronto Soccorso al collasso
Un altro tema centrale dell'assemblea è stato il sovraffollamento dei pronto soccorsi, che sono costantemente intasati, soprattutto dai codici bianchi e verdi, a causa della carenza della medicina territoriale. Questi casi affollano le strutture e rendono ancora più difficili gli interventi di emergenza. “La situazione è particolarmente critica nei territori montani, dove i tempi di percorrenza delle ambulanze possono arrivare a superare l'ora e mezza, mettendo a rischio la vita dei pazienti”, ha spiegato Icardo.
Il comitato sanitario Val Bormida presente all'assemblea ha quindi lanciato un allarme riguardo alla riduzione degli accessi all'ospedale San Giuseppe di Cairo, una situazione che potrebbe compromettere la sopravvivenza del presidio ospedaliero, riducendo ulteriormente l'efficienza del servizio sanitario in Val Bormida.
Un piano per il futuro
Dalla riunione è emersa l'intenzione di mappare le distanze e i tempi di percorrenza delle ambulanze dalle località della valle all'ospedale San Paolo, con l'obiettivo di monitorare meglio la situazione e agire tempestivamente per garantire l'accesso alle cure anche nelle zone più isolate.
La serata ha registrato una notevole partecipazione da Millesimo, Cengio, Carcare, Cairo e Savona, e rappresenta il primo passo delle Pantere Grigie, con l’intenzione di estendere il dibattito sul problema dello smantellamento della sanità pubblica a tutti i comuni interessati.
"È stata una serata interessante e piacevole, ricca di spunti utili e di soluzioni concrete per i cittadini in difficoltà. Sono emerse riflessioni importanti sull'ospedale di Cairo Montenotte e sulla necessità di utilizzare l'unica attività di soccorso della Val Bormida, affinché rimanga aperta e operativa", spiega il sindaco di Murialdo Michele Franco.