Il comune di Altare, insieme a quelli di Mallare e Quiliano, è stato coinvolto nel progetto per l’installazione del parco eolico “Quiliano”, che prevede la realizzazione di un impianto da 30 MW, composto da cinque aerogeneratori sul territorio di Quiliano.
Pur sostenendo da sempre le energie pulite e sostenibili, l’amministrazione comunale di Altare ha espresso la propria contrarietà al progetto, ritenendo che la transizione energetica debba avvenire nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio, senza comprometterne la qualità della vita.
L’amministrazione Briano condivide la necessità di abbandonare le fonti fossili in favore delle rinnovabili, ma sottolinea che questo percorso deve seguire regole certe e garantire un equilibrio ecologico: "La transizione energetica, infatti, deve procedere di pari passo con quella ecologica, tutelando le aree di particolare valore paesaggistico, storico e turistico. Fondamentale è anche il coinvolgimento attivo della comunità locale, che non deve subire decisioni imposte dall’alto", commenta il sindaco Briano.
Secondo il comune di Altare, il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 deve basarsi sulla responsabilità delle comunità locali, piuttosto che su scelte calate dall’alto senza una reale concertazione. Per questo l’amministrazione ritiene prioritario puntare su efficientamento energetico e cogenerazione diffusa, investendo nella riqualificazione degli edifici pubblici e nell’illuminazione sostenibile.
"Il nostro territorio sarebbe interessato dall'ennesimo cavidotto. C'è già un parco eolico, e trovo assurdo realizzarne un altro, considerando che siamo già circondati da questi impianti – aggiunge Briano –. L’analisi del progetto presentato dalla società VSE S.r.l. ha evidenziato numerose criticità, tra cui un forte impatto visivo e acustico, con conseguenze sulla qualità della vita e sulla percezione del paesaggio. Il territorio di Altare e dei comuni limitrofi è apprezzato per i suoi panorami e per un modello di sviluppo che privilegia la sostenibilità e il benessere dei residenti".
L’amministrazione teme che il parco eolico possa comprometterne le caratteristiche, danneggiando il tessuto economico locale, in particolare il turismo e le attività legate alla valorizzazione del patrimonio ambientale e storico. Alla luce di queste considerazioni, il comune di Altare ha deliberato di esprimere la propria netta opposizione alla realizzazione del parco eolico “Quiliano”.
"Porteremo questa delibera in Consiglio comunale. Ritengo che le comunità energetiche siano una soluzione più sostenibile e funzionale rispetto a nuovi impianti eolici. Per questo, cercheremo di lavorare per realizzarne una in collaborazione con altre comunità. Anche il comune di Mallare ha presentato delle osservazioni, ma ovviamente l’autorizzazione spetta alla Regione, non ai comuni. Il nostro obiettivo non è opporci a priori, ma trovare alternative valide. Non è accettabile che tutti i parchi eolici vengano concentrati in Val Bormida", aggiunge il sindaco.
"Chi contesta il nostro operato spesso non conosce il lavoro che abbiamo svolto finora. Prima di avanzare accuse o iniziative (la consigliera comunale Rita Scotti ha proposto una raccolta firme, ndr), sarebbe utile confrontarsi con il comune. Stiamo lavorando alla realizzazione del nuovo PUC e, dal 3 febbraio, avvieremo incontri con la comunità, partendo da industriali, associazioni e commercianti, per condividere idee e soluzioni. Vogliamo un processo partecipato, basato sulla collaborazione e sul dialogo", conclude Briano.