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Attualità | 28 gennaio 2025, 17:31

Consegnate le "Lampade della speranza" ai cappellani delle carceri liguri

Il vescovo Calogero Marino ha presieduto la cerimonia a Genova Marassi

Consegnate le "Lampade della speranza" ai cappellani delle carceri liguri

Questa mattina nella cappella della casa circondariale di Marassi il vescovo della Diocesi di Savona-Noli Calogero Marino ha presieduto la cerimonia di consegna delle "Lampade della Speranza", realizzate dai detenuti di Salerno, ai cappellani degli istituti penitenziari liguri, affinché giungano in ogni carcere della regione. Alla funzione religiosa erano presenti anche un gruppo di detenuti e alcuni volontari che prestano servizio in carcere.

In occasione del Giubileo 2025 in ogni casa detentiva d'Italia giungerà infatti questa lampada ad olio, simbolo di luce e speranza per la popolazione carceraria, il personale e i volontari che vi operano. La consegna delle "Lampade della Speranza" nelle carceri italiane si pone in continuità con l'attenzione per le persone detenute da parte di papa Francesco, il quale il 26 dicembre ha aperto una Porta Santa a Rebibbia, la prima volta in un penitenziario.

"Sono molto contento di essere qui oggi - ha detto monsignor Marino, che nella Conferenza Episcopale Ligure è delegato per la Carità - Stiamo vivendo un momento che dà speranza a me, a chi lavora qui, ai volontari e ai detenuti. È la luce che ci dà la speranza, nella consapevolezza che in fondo al tunnel c'è sempre la luce".

"Papa Francesco lega questo Anno Santo alla parola 'ricominciare - ha aggiunto - Il Giubileo ci dà la possibilità di riprendere in mano la nostra vita e ricominciare, anche dopo una caduta. Oggi tutti noi siamo chiamati a ritrovare la capacità di parlarci con parole di speranza, bene, verità e carità. In questo anno giubilare auguro che in questo luogo si mettano sempre al primo posto le parole".

"Questa luce passa di mano in mano quale simbolo di speranza. La luce di Cristo è la luce di speranza per il carcere", ha dichiarato invece don Giacomo Martino, delegato regionale e membro di diritto del Consiglio Pastorale Nazionale dei Cappellani dell'Amministrazione Penitenziaria.

Redazione

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