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Attualità | 27 gennaio 2025, 10:43

Giorno della Memoria, in Prefettura consegnate le medaglie d'onore ai familiari di tre deportati savonesi (FOTO)

Il riconoscimento a Tullio Pescarolo, Gio Batta Suetta e Fiorenzo Vignati

Tullio Pescarolo di Tovo San Giacomo, Gio Batta Suetta di Savona e Fiorenzo Vignati di Pietra Ligure.

Savonesi che hanno dovuto passare gli orrori della deportazione e dell'internamento nei campi di concentramento e che purtroppo non sono più tra noi.

Sono stati insigniti questa mattina in Prefettura a Savona in occasione del Giorno della Memoria, delle medaglie d'onore che sono state ritirate dai loro familiari.

Durante la cerimonia sono intervenuti il Prefetto Carlo De Rogatis, il Sindaco Marco Russo, il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri e del presidente dell'Aned Savona-Imperia Simone Falco.

"1396 sono i km che separano questo Palazzo dai cancelli di Aushwitz. E successo molto vicino a noi e in tempi relativamente recenti - ha detto il Prefetto - Non è certamente un bel momento per l'umanità tuttavia non ci deve esimere da ricordare ciò che successo, non dobbiamo dimenticare".

Le medaglie sono state conferite dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in conformità alla legge 27 dicembre 2006, n. 296.

Tullio Pescarolo

Civile, arrestato a Sanremo dalla Polizia fascista il 20 marzo 1944, venne deportato dapprima nel campo di concentramento di Vallecrosia e successivamente in quello di Fossoli, in provincia di Modena; da lì venne trasferito, come deportato politico, nel campo di Buchenwald. Venne liberato dagli americani l’11 aprile 1945. Ha ritirato la medaglia il figlio, Luciano Pescarolo.

Gio Batta Suetta

Civile, arrestato a Savona dai reparti delle brigate nere e dalle SS naziste a seguito dello sciopero del 1°marzo 1944 presso lo stabilimento ILVA, venne deportato dapprima nel campo di concentramento di Verona e successivamente in quello di Mauthausen, dove giunse il 20 marzo 1944. Trasferito nel sottocampo di Gusen, venne impiegato come manodopera schiava. Morì nel campo di Melk il 4 aprile 1945. Ha ritirato la medaglia la pronipote, Beatrice Citron.

Fiorenzo Vignati

Civile, membro della formazione partigiana “Gruppo Franco”, venne arrestato dai nazifascisti sul Mottarone a causa di una delezione.  Trasferito dapprima nel carcere di Baveno e successivamente in quello di Milano, venne deportato nel campo di concentramento di Bolzano, dove subì brutali interrogatori da parte delle SS. Venne liberato il 2 maggio 1945 da formazioni partigiane. Ha ritirato la medaglia il figlio, Gilberto Vignati.

Luciano Parodi

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