Saranno circa due mesi e mezzo di attesa per conoscere il futuro dell'Aurelia Bis.
Questa mattina in Regione si è svolto un incontro convocato dall'assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Raul Giampedrone, il commissario straordinario Matteo Castiglioni, Anas, l'impresa appaltatrice Ici, la Prefettura di La Spezia e i sindacati, con al centro proprio l'infrastruttura tra Albisola Superiore e Savona arrivata all'80% e quella presente nello spezzino.
Nei giorni scorsi non sono mancate le polemiche delle organizzazioni sindacali sui ritardi per la consegna di un piano organizzativo per il futuro dell'opera.
I sindacati hanno puntato il dito anche in merito al fatto che sul cantiere sono rimasti 7 lavoratori (a pieno regime dovrebbero essere una settantina) e che sono ancora in pagamento una parte della cassa edile e i buoni pasto.
Aspro era stato proprio lo scontro tra la Fillea Cgil che aveva dichiarato che "la Regione latita" e lo stesso Giampedrone. Filca Cisl e Fenea Uil avevano richiesto oltre al pagamento degli arretrati un nuovo incontro al Prefetto di Savona Carlo De Rogatis dopo la riunione di dicembre.
“È stata una riunione positiva. La struttura commissariale guidata dal Commissario Castiglioni sta lavorando senza sosta per arrivare ad una soluzione positiva della crisi della Ici Costruzioni grazie alla procedura in corso, che si concluderà a marzo. La proiezione è quella di una ripresa progressiva dei cantieri sia a Savona che alla Spezia, con il ritorno a pieno regime in termini di capacità produttiva entro giugno - ha dichiarato Giampedrone - È fondamentale ripartire con un’azienda sana, con gli stipendi pagati e le maestranze tutelate, garantendo integralmente anche fornitori e subappaltatori. I lavori sono tutti finanziati e l’attenzione è massima da parte della Regione, della struttura commissariale e del Mit. Questo percorso è fondamentale per arrivare nel 2026 ad aver finito l’opera: il lotto unico di Savona e lo stralcio assegnato sulla Spezia, dove gli altri due stralci affidati ad altre imprese stanno procedendo regolarmente”.
Il Commissario Castiglioni ha spiegato che “l’impegno è massimo. L’impresa è in una situazione di crisi societaria che sta risolvendo grazie ad una procedura di legge in corso che garantisce la continuità dei cantieri. L’impresa presenterà un piano finanziario di risanamento chiudendo la procedura entro la fine di marzo, quando i lavori riprenderanno gradualmente fino ad arrivare a regime nel mese di giugno”.
“Finalmente abbiamo avuto un quadro più chiaro sul futuro dei cantieri dell’Aurelia Bis a Savona e La Spezia anche se bisognerà aspettare fine marzo per capire se l’azienda, ICI, sarà in grado di proseguire i lavori” dice il segretario generale Filca Cisl Liguria Andrea Tafaria.
“ICI ha detto di aver presentato il suo piano finanziario anche al Tribunale di Roma e alla Camera di Commercio ed è soggetto ad approvazione, come detto, entro fine marzo. L’azienda ha ceduto alcuni asset nel Sud Italia ed è fiduciosa che possa arrivare un parere positivo: questo permetterebbe di far ripartire il cantiere di Savona, concludendo il 20% che manca con l’assunzione di personale che potrebbe arrivare ad un picco di 80 lavoratori nel mese di giugno - continua Tafaria - Anche a La Spezia ICI è ferma per quanto le compete ma una parte dell’opera sta andando avanti negli altri due cantieri dell’Aurelia Bis grazie ad altre imprese. Auspichiamo che si possa arrivare ad un esito positivo in modo che a Savona l’Aurelia Bis possa concludersi nei tempi previsti altrimenti in caso di nuovo appalto i tempi rischiano di slittare in modo significativo”.
Nell'incontro sarebbe emerso che Anas sta pagando i subappaltatori e i fornitori, oltre ad Inps ed Inail per conto di Italiana Costruzioni Infrastrutture.
"Questa opera rischia che non finisca mai, lo abbiamo già visto con la Cmc - ha concluso Tafaria - Siamo disposti subito ad incontrarci e fare da tramite per la formazione dei lavoratori che mancano tramite la Scuola Edile".