“Chiediamo al Prefetto di Savona Carlo De Rogatis di intervenire per sbloccare questa situazione surreale che si è venuta a creare sul futuro dell’Aurelia Bis di Savona".
Questa la richiesta di Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria, dopo il botta e risposta di ieri tra la Fillea Cgil e l'assessore regionale Giacomo Giampedrone con al centro l'infrastruttura savonese arrivata a circa l'80% e i 7 lavoratori rimasti sul cantiere. Dopo il pagamento degli stipendi arretrati e della cassa edile (l'ultima parte da novembre non sarebbe ancora stata pagata così come i buoni pasto), il dito puntato è sempre contro l'azienda appaltatrice Ici Italiana Costruzioni Infrastrutture.
"A dicembre l’azienda aveva promesso di presentare a metà gennaio il ‘piano industriale’ per concludere l’opera: manca il 20% per completare l’infrastruttura, serviranno almeno due anni e ogni giorno di attesa è l’ennesimo giorno perso per terminare l’Aurelia Bis di Savona, i cui primi progetti risalgono al 2001. Sappiamo che da parte del Prefetto c’è la massima attenzione e facciamo un appello: i lavoratori del cantiere non meritano di vivere in questa perenne preoccupazione sul loro futuro, basta navigare a vista - prosegue Tafaria - Chiediamo davanti al Prefetto un tavolo con la presenza dell’azienda ICI, le organizzazioni sindacali, Anas, la Regione ma vogliamo anche il Mit. E ovviamente il commissario straordinario a cui chiediamo quanto tempo serve per capire se ICI è in grado di andare avanti oppure no. Bene, anzi normale, che l’azienda stia rispettando il pagamento degli stipendi, ma restare a guardare non è utile a nessuno. Soprattutto per un’opera ideata nel 2001. In particolare, per una Regione che avrebbe bisogno fortissimamente dell’Aurelia Bis e di tantissime altre opere".
"Servono fatti concreti adesso, è finito il tempo delle 'consultazioni' tra il commissario e l’azienda per capire se, come, quando e perché (forse) l’Aurelia Bis sarà completata" conclude il segretario Filca Cisl Liguria.