Sanac in via di assegnazione a un player internazionale. A confermarlo il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, durante il question time che si è tenuto ieri alla Camera dei Deputati.
"Affrontiamo le vertenze industriali del Sulcis di Portovesme, SiderAlloys ed Eurallumina con la stessa attenzione e determinazione con cui abbiamo risolto la crisi Sanac, ora in via di assegnazione a un grande player internazionale, e così come sta avvenendo anche con gli stabilimenti dell'Ex Ilva. Il nostro obiettivo è garantire la continuità produttiva e i livelli occupazionali" ha commentato il titolare del Mimit.
Lo scorso 10 gennaio, giorno della scadenza della fase di due diligence, infatti un'offerta per Sanac era stata presentata con la busta che dovrebbe essere aperta in settimana.
Una delle due aziende che aveva presentato interesse, l'italiana Ettore 1910 pare si sia ritirata dalla corsa all'acquisizione degli stabilimenti che hanno sede a Vado Ligure, Assemini, Gattinara e Massa e avrebbe formulato quindi la propria offerta l'azienda canadese The Grossi Group.
La conferma del Ministro andrebbe quindi in quella direzione. Si attende solo la conferma ufficiale per far tirare un sospiro di sollievo ai lavoratori dopo anni e anni di durata della vertenza e con gli ordini e quindi il lavoro sembra non mancare negli ultimi mesi.
Lo scorso 24 ottobre dopo il via libera da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l'ammissione alla seconda fase dell'azienda Ettore 1910 e The Grossi Group era scattata la fase legata alla due diligence che avrebbe dovuto concludersi il 10 dicembre. Ma con la richiesta di proroga il termine era stato spostato di un mese. Da quella data in poi se ancora interessati e un interesse quindi si è verificato, l'azienda poteva formulare un'offerta vincolante.
Successivamente potrebbe esserci una o più fasi di rilancio in cui potranno essere invitati tutti o parte degli offerenti. Infine spazio all'aggiudicazione della procedura sulla base della migliore offerta vincolante ricevuta e sottoscrizione della documentazione contrattuale di vendita.
Le due aziende avevano inviato la loro manifestazione d'interesse all’acquisizione dei complessi aziendali di Sanac, la società leader nel settore dell’estrazione, produzione e commercializzazione di materiali refrattari, attualmente con una occupazione di oltre 260 addetti complessivi.
Il bando si era chiuso lo scorso 20 settembre - in contemporanea con quella per la vendita di Ilva - e riguarda l'acquisizione di tutti i complessi aziendali gestiti dalla società. Tra questi anche quello vadese oltre agli stabilimenti di Assemini, Gattinara, Massa.
Per cinque volte i bandi di gara erano andati deserti e nel maggio 2024 gli amministratori straordinari, avevano pubblicato la manifestazione d'interesse, per provare nuovamente a vendere la società attiva nel settore dell'estrazione, la produzione e commercializzazione di materie prime e materiali refrattari.
I Commissari quindi avevano proceduto ad nuova preliminare valutazione dei soggetti allo stato interessati all’acquisto dei complessi aziendali di Sanac e avevano invitato chiunque fosse stato interessato all’acquisto dei complessi aziendali che fanno capo alla società a presentarsi.
Dopo l'interesse del gruppo Beltrame a cui non c'era stato un seguito, a luglio si era verificato di nuovo un nulla di fatto.