Eventi - 16 gennaio 2025, 11:53

Dall'antologia dei Beatles alla diffusione della radio, a Finalborgo l'incontro con la musica con Franco Zanetti

Sabato 16 gennaio nuovo appuntamento col Finale Music Festival - Winter Edition

Nuovo appuntamento col Finale Music Festival - Winter Edition, nella cornice del complesso monumentale di Santa Caterina in Borgo, per il prossimo sabato 18 gennaio.

Alle ore 18:00, all'interno dell'Oratorio de' Disciplinanti, continua la serie di "Incontri con la musica", l'iniziativa pensata dall'Associazione E20 e da "L'Altoparlante" col contributo del Comune di Finale - Assessorato Eventi & Turismo per parlare di musica a trecentosessanta gradi attraverso la letteratura legata a quest'arte.

Protagonista dell'incontro, a ingresso libero, sarà stavolta il noto giornalista e scrittore nonché appassionato di musica e raccoglitore di dischi (ne possiede oltre 20.000, di cui 15.000 in vinile), Franco Zanetti che presenterà “Il libro (più) bianco dei Beatles” e Eiar Eiar Alalà, dedicato ai 100 anni della radio ed ai suoi albori. 

Il libro sui Beatles si prende cura di tutte le canzoni ufficialmente edite nel corso della favolosa storia dei Favolosi, dal 1962 al 1969 (più le appendici di "Anthology"): non solo quelle di Lennon e McCartney, proprio tutte, cover comprese - per un totale di 215. Di ogni brano si raccontano per esteso la genesi, la storia, la fortuna o sfortuna, con aneddoti poco raccontati e, soprattutto, le dichiarazioni dei protagonisti. C'è anche una lunga scheda introduttiva che racconta la "preistoria", cioè i Beatles giovani e ancora sconosciuti, che per sbarcare il lunario accettavano ingaggi da fame in terra tedesca: uno dei luoghi più affascinanti e meno raccontati della favola Beatles.

Con l’avvento dell’Eiar, Ente italiano audizioni radiofoniche, derivata nel 1927 dell’Uri, Unione radiofonica italiana, che era nata nel 1924, gli italiani scoprirono la radio non solo come fonte di informazione ma anche di intrattenimento musicale, oltre che come efficacissimo mezzo di propaganda. La produzione di canzoni di quei due decenni - 1924/1944 - del secolo scorso fu abbondante e, spesso, qualitativamente pregevole; purtroppo non è mai stata raccontata come merita, anche perché ha sempre sofferto dell’accusa di «strumento del Regime» – cosa che pure fu, ma solo in parte. Lo scherzoso titolo, Eiar Eiar Alalà, cita e riprende modificandolo – come già avevano fatto all’epoca alcune «fronde» antifasciste, per sbeffeggiare l’emittente di Stato, tacciata non a torto di favoreggiamento del «sistema» – il motto «Eia Eia Alalà», coniato da Gabriele D’Annunzio già durante la Grande Guerra per sostituire il «barbarico hip hip urrà», e in seguito entusiasticamente adottato dal Regime. In queste pagine e nel racconto dell’autore troverete quindi 130 fra le canzoni, molte notissime ancora oggi, che hanno accompagnato, attraverso la radio e i dischi, la vita degli italiani di quegli anni.

Il successivo appuntamento della rassegna sarà quindi sabato 22 febbraio, sempre presso l'Oratorio de’ Disciplinati, con "Mister Volare: 20 anni di vita italiana attraverso le canzoni di Domenico Modugno, interpretate e raccontate da Tiberio Ferracane.


Redazione