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Cronaca | 15 gennaio 2025, 19:16

Maxi retata ad Albenga, fissati gli interrogatori: i primi patteggiamenti

Direttissima per 5 arrestati. L'operazione ha visto sequestrati 38 kg di sostanze stupefacenti e oltre un milione di euro in contanti

Maxi retata ad Albenga, fissati gli interrogatori: i primi patteggiamenti

Sta facendo parlare soprattutto nell'albenganese e principalmente nella zona di Vadino la maxi operazione dei carabineri del Comando provinciale di Savona che ha portato ieri all'arresto di 10 persone con 16 persone indagate per detenzione e spaccio di droga.

Una retata che ha permesso alle forze dell'ordine di sequestrare 38 kg di sostanze stupefacenti e oltre un milione di euro in contanti.

Centrale la posizione di Carlo ed Edoardo Porro, padre e figlio che gestivano un negozio di animali nella frazione ingauna in via Piave "L'Emporio, alimenti per animali".

Particolarmente ingegnosa era stata la modalità di consegna dello stupefacente ad opera dei due, ex gestori di una palestra di arti marziali e proprietari del negozio specializzato che lo occultavano all’interno delle confezioni di alimenti per cani e gatti, per poi venderlo agli acquirenti e spacciatori sia nel negozio, sia nella palestra, oppure lo portavano direttamente a domicilio, con un profitto illecito complessivo che supera il milione di euro. Oltre ai due Porro è stato arrestato un loro collaboratore, Santino Prete e due stranieri, un marocchino ed un albanesi.

Al termine di un’articolata e prolungata indagine coordinata dalla Pubblico Ministero Luca Traversa, 70 carabinieri del Comando Provinciale di Savona e del Nucleo Cinofili Carabinieri di Villanova d’Albenga hanno dato quindi all'esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Savona Laura De Dominicis a carico dei 5 soggetti.

Edoardo Porro e Prete verranno interrogato dal Gip venerdì prossimo, Carlo Porro, attualmente ai domiciliari verrà ascoltato sabato 18 gennaio.

Per altre 16 persone, indagati anche loro per detenzione e spaccio di droga, sono scattate le perquisizioni personali disposte dalla Procura e la contestuale notifica di invito a rendere interrogatorio preventivo davanti al GIP, previsto dal decreto Nordio, all’esito del quale il giudice valuterà l’eventuale emissione di una nuova ordinanza di custodia cautelare anche nei loro confronti.

Nel corso delle operazioni che si sono svolte ieri, oltre alle 5 persone colpite dal provvedimento restrittivo dell’autorità giudiziaria, a seguito delle perquisizioni sono stati arrestati in flagranza di reato altri 5 indagati e ulteriori 4 sono stati denunciati in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, sequestrando complessivamente circa 38 Kg di stupefacenti e oltre un milione di euro in contanti, provento dell’attività delittuosa, occultato all’interno di alcune finte tubature metalliche create appositamente nel garage di Porro, al quale era stata sequestrata un’autovettura Mercedes di grossa cilindrata acquistata sempre con i proventi illeciti.

Questa mattina davanti al Giudice Laura Russo nel processo per direttissima che è proseguito fino al pomeriggio inoltrato, 2 arrestati hanno deciso di patteggiare e sono stati disposti gli arresti domiciliari per Stefano Oricchio a 2 anni e 8 mesi (difeso dagli avvocati Alberto Bonifacino e Vittorio Savona, in aula presente anche l'avvocato Emanuele Feroleto) e Gianluca Pentimalli a 3 anni (difeso dal legale Nicolò Varalli); hanno chiesto i termini a difesa gli avvocati Silvio Carrara e Antonio Nocito per Sciascia e Giuseppe Del Quondam (disposti i domicilari). Resta in carcere Daniel Bolis (assistito dal legale Frederic Lettera che ha chiesto i termini a difesa).

L’attività investigativa dei Carabinieri ha interessato quindi complessivamente 22 persone, tra i 28 e i 77 anni, residenti o domiciliate in provincia di Savona, tutte a vario titolo coinvolte in una assai fiorente e diffusa attività di spaccio nel territorio ligure.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Savona e condotta dal Nucleo Investigativo del locale Comando Provinciale dei Carabinieri, è partita nel mese di novembre 2023 e aveva consentito di documentare, con varie attività tecniche e numerosi servizi di osservazione, controlli e pedinamenti, svariate cessioni di diverse tipologie di stupefacenti, tra cui oltre 100 kg di hashish, 35 kg di marijuana, due kg di cocaina, oltre a 140 grammi di MDMA e 5 grammi di ketamina.

Molti degli indagati sono giovani savonesi insospettabili e senza precedenti penali. La droga era destinata alle piazze di spaccio della provincia di Savona e ad alcuni frequentatori di locali notturni della riviera.

La complessa attività svolta dai Carabinieri, inoltre, ha consentito di individuare due principali canali di approvvigionamento degli stupefacenti, uno gestito da cittadini marocchini e uno da cittadini albanesi.

Sempre nel corso dell’indagine, nel marzo del 2024 è stato eseguito l’arresto in flagranza di reato di un 32enne albenganese, fermato sulla sua autovettura e trovato in possesso di 3 kg di hashish e 1 kg di marijuana, droga acquistata poco prima nel negozio di alimenti per animali (leggi QUI). Il giovane era stato giudicato subito per direttissima e condannato a due anni e sei mesi di reclusione. Soddisfatti gli avvocati Bonifacino e Savona: "Contenti del buon risultato ottenuto".

Luciano Parodi

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