Attualità - 15 gennaio 2025, 13:22

Aurelia Bis, nessuno sviluppo sul futuro dall'impresa appaltatrice. Cisl: "Non si può più perdere tempo, intanto sono rimasti solo 7 lavoratori nel cantiere”

"Non vorremmo che l’Aurelia Bis di Savona diventasse l’ennesima cattedrale nel deserto"

“Chiediamo velocemente che ICI mantenga la promessa: nell’incontro a dicembre col Prefetto di Savona aveva garantito che a metà gennaio ci sarebbero stati chiarimenti sui progetti futuri dell’Aurelia Bis di Savona. Al momento solo silenzio".

A dirlo è il segretario generale della Filca Cisl Liguria Andrea Tafaria richiedendo all'impresa appaltatrice dell'infrastruttura fornisca delucidazioni sullo stato del pagamento dei lavoratori, i pochi rimasti sul cantiere

"Non accettiamo di essere presi in giro da chi nel corso di questi mesi ha dimostrato di non avere una vera pianificazione sulla conclusione del cantiere - spiega Tafaria - Altri 5 lavoratori sono andati via, trovando una nuova occupazione. Ne sono rimasti 7, così è più che evidente un aspetto: quello che manca del cantiere, cioè il 20%, non può essere ultimato. Bene il pagamento degli stipendi di dicembre ma siamo di fronte ad un’opera considerata tra le più strategiche a livello regionale e l’azienda, come invece aveva promesso davanti a sindacati, Prefetto di Savona, Commissario straordinario e Anas, non ha ancora spiegato se può proseguire l’opera oppure no".

"Non è tollerabile che si continui a mandare il pallone in tribuna, vivendo alla giornata sulla pelle dei lavoratori che non possono essere giustamente sereni. Ci rivolgiamo al Prefetto di Savona affinchè questo dossier venga immediatamente riaperto con un confronto tra tutte le parti. Non vorremmo che l’Aurelia Bis di Savona diventasse l’ennesima cattedrale nel deserto in una regione che invece ha bisogno disperatamente e subito di nuove infrastrutture” conclude Tafaria.

 

Nell'ultimo incontro in Prefettura con il Prefetto Carlo De Rogatis stato svolto lo scorso 3 dicembre alla presenza delle organizzazioni sindacali, Anas e il commissario Matteo Castiglioni, erano stati garantiti tutti i pagamenti degli stipendi arretrati e la casse edile fino a settembre così da garantire la tredicesima. Ma mancherebbe la restante parte della cassa e i buoni pasto.