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Attualità | 11 gennaio 2025, 09:38

Savona, mancano portatori per le casse del Venerdì Santo, l'appello delle Confraternite

La processione è prevista per il 18 aprile e la macchina organizzativa si è già messa in moto

Savona, mancano portatori per le casse del Venerdì Santo, l'appello delle Confraternite

E' uno dei momenti di devozione religiosa più sentiti dai savonesi, aperto dai rintocchi della Campanassa che risuonano nel silenzio più assoluto della città. Ma mancano i portatori delle casse lignee, un problema che si è fatto sempre più pressante negli ultimi anni.

I componenti delle Confraternite hanno un'età media elevata e che soffrono per il mancato inserimento dei giovani. A lanciare l'appello è Mauro Vigo capocassa della Confraternita dei Santi Giovanni Battista Evangelista e Petronilla di via Guidobono, che ha quattro casse in processione: La promessa del redentore, L'orazione nell'orto, Cristo legato al palo e Cristo spirante in croce.

La Confraternita ricerca 5 o 6 "camalli da cassa", come li chiamano i savonesi. "Purtroppo non ci sono più giovani che rientrano nelle Confraternite – spiega Mauro Vigo – e siamo in difficoltà a trovare portatori. Io lo sono dal 1976 e ora sono capocassa. Per la mia cassa servono cinque o sei camalli, se fossero di più ancora meglio per il cambio. E' importante per una tradizione che deve continuare".

Un appello che era stato fatto anche per l'ultima processione, quando si era offerta volontaria la Canottieri Sabazia e ai portatori si era unita anche la comunità savonese del Kerala.

In tutto sono intorno ai 700 i portatori delle casse necessari per garantire l'evento che si svolge ogni due anni. Saltata negli anni della pandemia, doveva tenersi nel 2022 ma era stata annullata a causa del maltempo; le casse lignee sono antiche e molto delicate e la pioggia rischiava di danneggiarle.

La processione ha così avuto luogo nel 2023 e sarà nuovamente quest'anno. Un evento radicato nella tradizione religiosa e popolare della città, di forte richiamo turistico, che Savona non può permettersi di perdere, soprattutto nell'anno in cui si deciderà chi sarà la Capitale italiana della cultura 2027 che vede la città candidata.

Elena Romanato

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