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Attualità | 11 gennaio 2025, 11:53

Dieta mediterranea da record, Coldiretti: "L'eccellenza italiana conquista le tavole globali"

Il made in Italy dell'alimentare conferma il proprio primato e vengono riconosciuti i benefici della Dieta Mediterranea

Dieta mediterranea da record, Coldiretti: "L'eccellenza italiana conquista le tavole globali"

Le esportazioni dei prodotti simbolo della dieta mediterranea continuano a registrare risultati straordinari, confermando il primato mondiale del Made in Italy nel settore alimentare per qualità, sicurezza e salubrità. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti basata sui dati Istat, diffusa durante l’evento organizzato al mercato di Campagna Amica presso il Circo Massimo a Roma, in occasione della celebrazione della Dieta Mediterranea come "migliore al mondo" secondo il Best Diets Ranking stilato dall’autorevole U.S. News & World Report.  

Nel 2024, l’olio extravergine d'oliva italiano ha segnato un incremento in valore del 56%, superando per la prima volta i due miliardi di euro. La Coldiretti evidenzia, inoltre, significativi aumenti per altri prodotti di punta: le esportazioni di pesce sono cresciute del 12%, quelle di pasta del 5%, mentre sughi, passate di pomodoro e derivati hanno registrato un +6%. Anche frutta, verdura e legumi mostrano un incremento del 7%, confermando il forte apprezzamento globale per i pilastri dell’alimentazione mediterranea, compreso il vino.  

Questo successo riflette la crescente consapevolezza internazionale sui benefici della Dieta Mediterranea, nota per promuovere longevità e salute generale. Tra i principali effetti positivi riconosciuti vi sono il controllo del peso, la salute cardiovascolare e del sistema nervoso, oltre alla prevenzione di malattie croniche, diabete e alcuni tipi di cancro.  

Tuttavia, Coldiretti lancia un monito sui rischi derivanti dall’introduzione di nuovi sistemi di etichettatura, come il Nutriscore. Questo sistema, sostenuto dalle grandi multinazionali, rischia di penalizzare i prodotti simbolo del Made in Italy, attribuendo punteggi negativi in base alla presenza di zuccheri, grassi e sale, senza considerare le quantità effettive consumate. Emblematico è il caso dell’olio extravergine d'oliva, da tempo riconosciuto come un "elisir di lunga vita", che inizialmente aveva ricevuto un’insufficiente "C" e solo di recente è stato rivalutato con una "B".

"È inaccettabile che eccellenze italiane siano etichettate con un bollino rosso", sottolinea Coldiretti, ribadendo l’importanza di una corretta informazione alimentare per tutelare i consumatori e valorizzare i prodotti di qualità.

Redazione

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