Per chi guardava oltre quei capannoni fatiscenti e degradati, è sempre stata considerata una delle aree ex industriali di maggior pregio, grazie alla posizione fronte mare e alla superficie di circa 10 mila metri quadrati. Dopo anni di abbandono e a oltre trent'anni dalla chiusura dei vecchi cantieri navali, i piani di una riqualificazione degli ex cantieri Solimano, che hanno attraversato giunte di centrosinistra e centrodestra, sono vicini alla realizzazione.
Entro febbraio l'architetto Gianluca Peluffo, incaricato dal costruttore Fresia della progettazione, prevede di presentare al Comune il progetto definitivo, che permetterà di avviare l'iter per la costruzione di due palazzi e una serie di opere pubbliche collegate, in base alla convezione che era stata firmata tra Comune e il costruttore Fresia, proprietario dell'area, lo scorso marzo.
«Il progetto - spiega Peluffo - prevede due palazzi residenziali, disposti trasversalmente rispetto al mare per aprire la vista. Saranno realizzati un accesso alla spiaggia e un parco verde. Contiamo di consegnare la progettazione entro febbraio. È stato un percorso lungo, ma siamo soddisfatti. Ci auguriamo che il progetto soddisfi anche i savonesi, in particolare per la parte pubblica».
Saranno costruiti due edifici di sei piani ciascuno, con un piano terra destinato a laboratori per attività riabilitative della facoltà di Fisioterapia del Campus di Legino. Sempre per l'Università sono previsti spazi dedicati agli sport del mare e alla facoltà di Scienze Motorie. Complessivamente, i palazzi occuperanno circa 3.300 metri quadrati.
Per quanto riguarda la parte pubblica, sono previsti: la messa in sicurezza dei due rii che delimitano gli ex cantieri Solimano; la prosecuzione della passeggiata a mare; la realizzazione di un grande parco pubblico.
L'area degli ex cantieri Solimano fu messa all'asta nel 2003. Molti i soggetti allora interessati, ma alla fine se la aggiudicò l'avvocato romano Guido Porru, che pagò 6,1 milioni di euro, per una base d'asta che partiva da 2,2 milioni. Successivamente, il costruttore Francesco Fresia stipulò un accordo con Porru, acquisendo le aree con l'obiettivo di sviluppare edilizia residenziale. Un’intenzione che, dopo quasi vent'anni, sembra si stia concretizzando.