“Purtroppo, ancora una volta, siamo di fronte a una morte in un luogo di lavoro. Di nuovo un lavoratore non rientra a casa dal lavoro, c’è la necessità di interventi strutturali di investimenti sia pubblici che privati che contrastino la piaga sociale delle morti sul lavoro e degli infortuni invalidanti”. Lo affermano con una nota da Cgil Savona.
“Come Cgil Savona esprimiamo tutta la nostra vicinanza e il nostro cordoglio ai familiari di Claudio Garassino, il lavoratore di 54 anni morto questa mattina mentre lavorava con il trattore in località Le Giaire dove gestiva un’azienda agricola. Continua la drammatica striscia di decessi sul lavoro in Provincia di Savona che ha il triste primato rispetto al resto del Nord Ovest del paese. Servono più controlli – concludono da Cgil -, più ispezioni, più formazione, quindi più investimenti su personale per evitare questo continuo stillicidio”.
"Continua la drammatica striscia di decessi sul lavoro in Provincia di Savona che ha il triste primato rispetto al resto del Nord Ovest del Paese - aggiunge il segretario generale della Cgil savonese, Andrea Pasa - sono 10 i lavoratori morti in 12 mesi (+6 rispetto al 2023). Una vergogna a cui la politica locale, regionale e nazionale, insieme agli imprenditori deve dare risposte concrete: non servono le solite lacrime di coccodrillo se nel frattempo si continua a non investire in personale, in formazione e in contratti stabili".