Attualità - 09 gennaio 2025, 07:48

Quasi pronta per l’apertura la nuova casa di comunità ad Albenga: potrebbe essere inaugurata già a gennaio

Si potranno trovare una gamma di prestazioni integrate, con il medico di medicina generale, il pediatra, infermieri, fisioterapisti, ostetriche, assistenti sociali, operatori sociosanitari, psicologi e personale amministrativo

Ad Albenga è quadi tutto pronto per l’apertura della casa di comunità, la nuova struttura sanitaria territoriale che avrà sede all’interno dell’ospedale Santa Maria di Misericordia. Secondo quanto trapelato, l’inaugurazione potrebbe avvenire già entro il mese di gennaio. La nuova struttura si pone come un punto di riferimento per i cittadini, offrendo un luogo fisico dove rivolgersi per bisogni di assistenza sanitaria e sociosanitaria non urgenti.

A febbraio 2024, l’Asl aveva assegnato allo Studio di Ingegneria Calvo, Delfino & Associati di Carcare i servizi di ingegneria per la direzione dei lavori strutturali e architettonici.

Le case di comunità, che nel Savonese saranno sei, ad Albenga, Pietra Ligure, Finale Ligure, Savona, Vado Ligure e Cairo Montenotte, tutte finanziate con i fondi del Pnrr, si inseriscono nel più ampio piano di riorganizzazione della sanità territoriale previsto dal Piano sociosanitario della Regione Liguria. Il progetto include anche la realizzazione di ospedali di comunità e delle centrali operative territoriali, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la capillarità dei servizi.

Queste nuove strutture vogliono avvicinare ai cittadini le risposte sanitarie, ad eccezione dei trattamenti di alta e altissima complessità, che resteranno di competenza degli ospedali.

Nella casa di comunità di Albenga, i cittadini troveranno una gamma di prestazioni integrate, con il medico di medicina generale, il pediatra, infermieri, fisioterapisti, ostetriche, assistenti sociali, operatori sociosanitari, psicologi e personale amministrativo. L’obiettivo è consentire di affrontare in modo completo e personalizzato i bisogni di salute dei pazienti, riducendo così i tempi di risposta e migliorando l’efficacia dei percorsi di cura.