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Politica | 08 gennaio 2025, 18:50

La Regione dice no al rigassificatore, AVS: "È il momento di puntare sulle energie rinnovabili"

Candia e Casella: “Insensato puntare sul gas e sui combustibili fossili. Pronti a lavorare per una Liguria sostenibile sul piano ambientale”

La Regione dice no al rigassificatore, AVS: "È il momento di puntare sulle energie rinnovabili"

Avs guarda avanti dopo l’approvazione del documento unitario in consiglio regionale contro il trasferimento del rigassificatore a Vado Ligure.

“A breve andrà in discussione il nuovo Piano Energetico Ambientale Regionale e noi siamo pronti a lavorare per una Liguria sostenibile: altro che rigassificatori. Solo l’ex presidente Toti è rimasto a favore di quest’opera inutile, dannosa e pericolosa per l’ambiente e per l’economia”, affermano Selena Candia e Jan Casella, consiglieri regionali di AVS.

“In Liguria abbiamo sole e vento, ma produciamo pochissima energia rinnovabile: siamo addirittura l’ultima regione in Italia, con una percentuale del 7,9% contro la media nazionale del 19%. E come se non bastasse, Toti lavorava per portare a Vado Ligure un rigassificatore. Continuare a puntare sul gas è insensato, per molte ragioni. Prima di tutto quella economica: trasportare il gas in forma liquida a -163° e riportarlo in forma gassosa è una spesa e uno spreco di energia enorme. L’impatto ambientale è poi devastante, dal momento che un rigassificatore riversa in mare grandi quantità di candeggina”, spiegano i consiglieri regionali Candia Casella.

“Smettere di usare combustibili fossili e iniziare la transizione ecologica è l’unica strada da seguire. Anche perché gli effetti del riscaldamento globale sono già qui: alluvioni, grandinate fuori stagione, ondate di calore. Riconvertire la produzione di energia verso fonti rinnovabili serve all’ambiente, ma serve anche per creare nuovi posti di lavoro e a renderci indipendenti dalle fonti estere di combustibili. Come dimenticare il caro-bollette del 2022?”, ricordano la capogruppo Candia e il consigliere Casella.

E lanciano le loro proposte per l’energia e l’ambiente in Liguria. “Chiediamo di aumentare la produzione di energia fotovoltaica ed eolica, coinvolgere le comunità locali con assemblee sull’energia per progettare insieme la transizione energetica, facilitare la nascita di cooperative energetiche locali, garantire benefici economici ai Comuni che ospiteranno i siti di produzione, incentivare la riqualificazione energetica degli edifici, utilizzare le coperture di capannoni industriali e di aree parcheggio per impianti fotovoltaici, sviluppare gli impianti a biomassa, puntare all'autosufficienza energetica delle aree rurali e favorire il trasporto pubblico locale, incentivando chi va a piedi e in bici”, sottolineano Candia e Casella.

Redazione

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