È stata approvata all'unanimità da tutto il Consiglio regionale la mozione presentata unitariamente contro il progetto di Snam per il posizionamento della nave rigassificatrice Italis Lng a 4 km dalla costa di Vado Ligure e a 2.9 km da Savona oltre al posizionamento della rete delle condotture nei territori di Quiliano, Altare, Carcare e Cairo Montenotte.
Dopo il rinvio dello scorso dicembre delle due mozioni presentate dai consiglieri regionali Roberto Arboscello (Pd) e Angelo Vaccarezza (Forza Italia), questa mattina sono state ritirate entrambe e presentata una unitaria sottoscritta da parte di tutti i capigruppo consiliari.
La decisione unanime impegna quindi il Presidente e la Giunta regionale a trasformare le dichiarazioni di contrarietà in atti ufficiali e concreti, opponendosi in tutte le sedi opportune al progetto, così da bloccare definitivamente l’iter di trasferimento dell'impianto di rigassificazione nella zona del savonese.
"Col documento approvato oggi dal Consiglio regionale, si dà finalmente ragione alla grande battaglia che sindaci, comitati, sindacati, categorie e cittadini di un intero territorio, hanno condotto senza distinzione di colore politico. Speriamo che questo documento ponga la parola fine a un'opera pericolosa dal punto di vista ambientale e che avrebbe avuto ricadute negative sul turismo", commenta Jan Casella, consigliere regionale di AVS.
"Credo sia un fatto importante e significativo che sia stata approvata in modo unitario. Come sindaco di Quiliano ho espresso da sempre una posizione chiara e netta, è un progetto impraticabile e insostenibile e il procedimento non è opportuno. Ora bisogna concludere il procedimento e bisogna tradurre questa posizione con atti amministrativi concreti - ha detto il sindaco di Quiliano Nicola Isetta presente in aula - È un bell'atto politico del consiglio regionale ora comunque c'è molto da fare".
La mozione ripercorre le tappe che hanno portato a questa netta presa di posizione. Già il 25 settembre 2023 e il 25 giugno 2024, l'Assemblea aveva approvato due ordini del giorno con i quali si chiedeva un monitoraggio costante della situazione e un confronto aperto con le comunità locali, le amministrazioni e le istituzioni provinciali. Si chiedeva inoltre la nomina di un commissario incaricato di valutare tutte le criticità legate al progetto della Golar Tundra, in modo da garantire sicurezza e tutela ambientale.
Le preoccupazioni delle istituzioni e dei cittadini hanno trovato voce in un incontro pubblico svoltosi il 12 luglio 2024 presso la Sala Caduti di Nassiriya, alla presenza delle autorità regionali e dei rappresentanti di ben dodici Comuni della Provincia di Savona. Durante l’incontro è emerso un chiaro messaggio: il territorio non vuole correre rischi in nome di un progetto percepito come potenzialmente dannoso per l’ambiente e per la sicurezza delle comunità locali.
Nella mozione si richiamano anche le dichiarazioni rilasciate nei mesi scorsi dal Presidente della Giunta regionale Marco Bucci, che aveva affermato in più occasioni: “Finché ci saremo noi, non arriverà alcun rigassificatore in Liguria”.
Ora a quelle parole si chiede che vengano tradotte in un impegno ufficiale per bloccare qualsiasi procedura legata al trasferimento della nave da Piombino. Che da accordi con il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani dovrà comunque lasciare il porto nel 2026. La "patata bollente" ora passa al Governo Meloni.