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Attualità | 03 gennaio 2025, 11:53

Baravalle nuovo Presidente della Fondazione San Michele Arcangelo

L’annuncio alla Convention di Natale, mercoledì 1 gennaio la conferma dal voto in Assemblea

Baravalle nuovo Presidente della Fondazione San Michele Arcangelo

Da mercoledì 1 gennaio 2025 è ufficiale e storico il cambio ai vertici della Fondazione San Michele Arcangelo, infatti l’Assemblea tenutasi a Milano nel primo pomeriggio ha ratificato quanto era stato annunciato alla Convention di Natale della Fondazione bergamasca, leader in Italia tra le Fondazioni ITS, caratterizzata, negli ultimi anni, da una significativa crescita finanziaria e partecipazioni bancarie.

Il 19 dicembre scorso l’annuncio inaspettato l’aveva dato il Patron Daniele Nembrini, Fondatore e Presidente, che di fronte a oltre 300 persone aveva presentato il traguardo di un percorso di trattative che duravano da oltre un anno: l’ingresso della Fondazione Baravalle nel capitale e di Luca Baravalle come suo prossimo successore alla presidenza, “nel segno di quel piano di crescita e sviluppo già annunciato 10 anni fa (come ha testimoniato un video trasmesso in un maxi schermo alle spalle del palco) che vede necessaria l’alleanza con partner forti e capitalizzati e che oggi, col gruppo Baravalle, incontra un alleato che unisce alle esigenze finanziarie per la crescita quei valori umani e cattolici che rappresentano un elemento fondamentale per il DNA della San Michele”.

Il testimone è quindi passato ufficialmente ieri nelle mani di Baravalle, che a San Paolo D’Argon era stato, nella prima occasione pubblica come nuovo socio della San Michele, chiaro sulla continuità di gestione in pieno accordo con Nembrini nominato, a sua volta ieri, nuovo Prefetto.

Oggi, da neo Presidente, Baravalle dettaglia meglio gli obiettivi dichiarando di “puntare in 5 anni al raddoppio dei talenti (gli studenti), con un maggior consolidamento sul territorio nazionale e la pianificazione di investimenti sul mercato internazionale, con particolare attenzione alla Francia, alla cattolicissima Spagna, all’Inghilterra e agli Stati Uniti, al fine di gestire direttamente e al meglio l’interscambio formativo degli studenti che già oggi vivono esperienze all’estero effettuando però parte della formazione in altre nazioni presso istituti e partner terzi. Con un impegno diretto si avrà un ulteriore rafforzamento dell’offerta linguistico-professionale”.

La San Michele”, continua Baravalle, “è già leader italiano nel suo settore, e questo è dovuto al fatto che i percorsi proposti agli studenti partono dalle concrete esigenze del mondo del lavoro, grazie al forte scambio collaborativo col mondo delle imprese che è andato sempre più consolidandosi nel corso degli ultimi anni, tanto da portare il tasso di immediata occupazione, dopo il diploma, a superare in alcuni casi il 96%”.

Questi ottimi numeri, che potrebbero sembrare un traguardo, rappresentano per Baravalle un ottimo trampolino di lancio, “la base solida sulla quale lavorare per crescere, rafforzando il legame col mondo finanziario (elemento che spiega le partecipazioni bancarie dirette) perché è la finanza che, con la forza lavoro, fornisce alle imprese l’ossigeno indispensabile per svilupparsi. E nello scopo virtuoso e sistemico a cui punta la Fondazione San Michele Arcangelo l’idea di riuscire ad essere il principale referente nazionale che fa da collante e supporto fra i mondi della formazione, della finanza e dell’impresa rappresenta oggi quell’unicum, per l’Italia, che può rivelarsi il miglior strumento sistemico e concreto basato su quei principi cristiani che rappresentano i cardini della nostra civiltà da oltre 2000 anni”.

c.s.

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