Ci troviamo tra le magnifiche terre dell’Africa, poco dopo gli eventi raccontati ne Il Re Leone (film uscito nel 2019, diretto da Jon Favreau). Simba e Nala si devono allontanare dalle Terre del Branco e lasciano la loro figlia Kiara nelle zampe di Timon e Pumba. Come babysitter, però, i due non si rivelano molto efficaci e per questo sarà provvidenziale l’arrivo di Rafiki che le racconterà una storia, e non una storia qualsiasi, la vera storia di Mufasa, il Re Leone, padre di suo padre Simba.
Cominciano così i fatti del prequel, che vedono un giovane Mufasa perdere di vista la propria famiglia in seguito ad una fortissima alluvione, mentre si trovavano in viaggio verso Milele, una terra promessa in cui c’è acqua e cibo in abbondanza per tutti. A salvarlo, a molti chilometri di distanza, è un altro leoncino, Taka, figlio di un re che discrimina orfani ed emarginati.
La presenza di Mufasa non va giù al leone re di quel branco, mentre la madre prenderà il leoncino con sé e gli insegnerà ogni segreto della savana, e Taka troverà in lui il fratello che ha sempre desiderato. La minaccia però, è dietro l’angolo, rappresentata proprio dagli emarginati incattiviti. Il re decide di mettere in salvo la discendenza e spinge Taka e Mufasa a mettersi al sicuro, fuggendo verso Milele.
I due giovani leoni si ritroveranno soli ad affrontare un viaggio verso un paese sconosciuto con i feroci emarginati alle calcagna, imbattendosi in alleati e nuovi pericoli, mentre per entrambi sta per arrivare il tempo delle scelte e della realizzazione del proprio destino.
L’avventura è avvincente, c’è una vendetta, ci sarà un tradimento, ci saranno dilemmi morali da affrontare; sulla carta, i temi sono tanti e di grande profondità. Diretto da Barry Jenkins, Mufasa è la nuova favola Disney in grado di coinvolgere grandi e piccini con immagini, colori e musiche stupefacenti. Che alla fine ci riportano sempre lì. Nella commozione del cerchio della vita, perfettamente in sintonia con i tempi della Natura. Vera regina. E vera protagonista...
P.s.: se avete amici pelosetti a casa, non vedrete l’ora di tornare ad abbracciarli.