A 65 anni, Piero Sonzogno ha deciso di dedicare il suo tempo libero alla sua città, Savona. Da circa due mesi, armato di un piccolo decespugliatore e altri attrezzi, percorre i quartieri periferici della città, caricando tutto il necessario sulla sua moto per raggiungere le aree più critiche e trascurate.
In silenzio ripulisce le strade dalle erbacce e anche dai rifiuti. Un gesto semplice, ma significativo, che i savonesi hanno imparato ad apprezzare. "Perché lo faccio? – spiega Sonzogno – perché amo la mia città. Sento spesso dire che la società di igiene urbana non fa il suo lavoro come dovrebbe, ma credo che serva più senso civico da parte dei cittadini. Se ciascuno facesse la sua parte, le cose andrebbero meglio".
Lo spirito di volontariato non è una novità per Sonzogno, che ricorda con orgoglio un episodio del passato: "Quando c’erano le bombe su Savona, ero un ragazzo, mi unii ai gruppi di cittadini per fare la sorveglianza. Volevo dare una mano. Si era creato un senso di appartenenza e comunità che oggi, purtroppo, non vedo più. Mi dispiace immensamente, perché dovremmo tornare a quello spirito di collaborazione".
Oltre a pulire le strade, Piero documenta il suo lavoro con foto e post sulla sua pagina Facebook, ricevendo attestazioni di stima e gratitudine da parte della comunità. "Qualcuno mi darà del pazzo – racconta – ma non sono l’unico. Una volta, mentre pulivo via Corridoni, un altro ‘pazzo’ è venuto ad aiutarmi. Questo dimostra che ciò che faccio serve a qualcosa".
Le storie di riconoscenza non mancano. Una persona ha cercato di offrirgli del denaro, che lui ha rifiutato con decisione: "Non lo faccio per soldi, ma perché penso sia utile". Un’altra volta, una signora di via Firenze gli ha offerto un caffè. "La cosa che più mi ripaga – conclude Sonzogno – sono le persone che mi ringraziano. Questo vale più di tutto".