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Attualità | 30 dicembre 2024, 14:31

Finale "mosca bianca" del turismo savonese: più stranieri che italiani, mentre il maggior numero di posti letto è in appartamento

Nel 2025 si terranno gli "Stati Generali del Turismo" e nuovo piano strategico triennale. Berlangieri: "Obbiettivo convertire la promozione in presenze"

Finale "mosca bianca" del turismo savonese: più stranieri che italiani, mentre il maggior numero di posti letto è in appartamento

In un mondo post Covid dove sono in aumento i viaggi in solitaria e quelli di famiglia, e dove sono in forte crescita le ricerche di esperienzialità e turismo del benessere, Finale Ligure si conferma nel 2024 destinazione di riferimento per il turismo che, a sua volta e con un bilancio da circa 300 milioni, si attesta principale economia locale, registrando sul lungo periodo una crescita complessiva e l'emergere al contempo di alcune criticità che necessitano di interventi mirati.

In uno scenario nel quale la provincia di Savona rimane a livello regionale l'unica, in estate e non solo, ancora troppo legata nella stagione balneare al turismo italiano, la meta finalese è invece "mosca bianca": sono infatti gli stranieri, per lo più dell'area DACH (Germania, Austria, Svizzera) a superare nella percentuale di presenze gli italiani, con un turismo principalmente di prossimità dai mercati ligure, piemontese e soprattutto lombardo.

Le presenze totali rappresentate da visitatori internazionali al 41% rilevate a settembre 2024, forti dell'alto livello raggiunto dal brand “Finale Ligure” riconosciuto a livello internazionale ed in particolare nei mercati appena citati quale destinazione privilegiata per l'offerta d'eccellenza legata al mondo active e outdoor con la presenza di stakeholder di rilievo, attirando turisti con un alto livello di specializzazione e propensione alla spesa i quali soggiornano più a lungo nella cittadina rivierasca, contraddistinguono un ultimo quinquennio di crescita con un +5% rispetto al 2019.

Una controtendenza, sul lungo periodo, rispetto al contesto di prossimità: il Savonese nello stesso periodo ha infatti perso il 4%, divario che trova ragione nella forte contrazione del mercato domestico (-10%), non bilanciata dalla crescita del turismo straniero (+22%). La stessa destinazione finalese ha subìto una contrazione del mercato italiano del -9,8%, compensata però da una crescita del +36% sul mercato straniero. 

Crescita vistasi anche nel confronto sul breve periodo nel confronto coi dati del settembre 2023, ma in misura differente: il +1.9% relativo al turismo internazionale non è stato sufficiente a compensare la flessione del mercato italiano, portando a una perdita complessiva del -2,6% in un contesto provinciale dove si è invece registrato un miglioramento generale grazie alla crescita del turismo straniero (+4%).

Un andamento complesso nei flussi accompagnato, nel corso degli anni, dall'evoluzione dell'offerta ricettiva e dalla durata dei soggiorni. Nell'ultimo decennio è costante la tendenza al contrarsi della domanda e dell’offerta alberghiera in favore di un’offerta extra-alberghiera (case vacanza, affittacamere e bed & breakfast) alla quale negli ultimi anni si è affiancata l’offerta degli appartamenti ad uso turistico (AAUT).

Queste ultime due si confermano invece in crescita, in linea coi trend globali, offrendo in taluni casi prodotti di buon livello, raccogliendo una buona parte della domanda e drenando una parte significativa della domanda dalle strutture alberghiere ed extra alberghiere tradizionali. Per il 2024, inoltre, sono stati proprio i posti letto dei cosiddetti "affitti brevi" a superare quelli del settore alberghiero e delle strutture extra-alberghiere unite: se queste ultime due cubano, rispettivamente, 2799 e 3720 posti che sommati fanno 6519, gli Aaut censiti offrono da soli 7042 posti.

Numeri che parlano di una sovrabbondanza di offerta rispetto alla domanda. Lo conferma anche l'indice di saturazione, secondo cui molte strutture restano non prenotate, con una sovrabbondanza di opzioni fuori dai periodi di alta stagione e una domanda che non riesce a coprire l’intera offerta, specialmente durante la bassa stagione. Questo nonostante la destagionalizzazione rimanga uno dei punti di forza del turismo a Finale Ligure, dove il rapporto tra la stagione estiva e le altre stagioni è ormai vicino a 1:1.

E' la diversificazione l'altro elemento che contribuisce e contraddistingue l'offerta finalese, qualificandola come di rilievo. Non soltanto gli eventi sportivi d'alto livello che caratterizzano i mesi autunnali e primaverili: pur essendo ancora prevalentemente concentrata sugli sport outdoor, e in particolare il mountain-biking, Finale Ligure si avvale anche di un ricco patrimonio culturale e paesaggistico, elemento d'attrattiva per un pubblico più ampio e vario, forte anche della vicinanza ai mercati principali come quelli del Nord Italia.

In quest'ottica, l’attuale sistema di governance della destinazione va rafforzato insieme ai sistemi di viabilità e accessibilità interni ed esterni alla stessa.

Un contesto che, a febbraio, porterà al lancio degli Stati Generali del Turismo e quindi alla presentazione di un piano strategico triennale con un'attività mirata ad ampliare i mercati per implementare il portafoglio dell'offerta e della domanda: «Il turismo, con un valore aggiunto annuo prodotto di circa 300 milioni di euro, è la locomotiva economica di Finale Ligure - afferma il sindaco Angelo Berlangieri - caratterizzata da elementi di valore, da consolidare e sviluppare, e da debolezze, da affrontare e risolvere con pragmatismo. Ad inizio 2025 adotteremo una programmazione strategica, il Piano per il Turismo '25/'27, iniziando a mettere a terra azioni d’implementazione del portfolio di prodotti ed esperienze; ampliamento dell’offerta e dei mercati; consolidamento della reputazione e della notorietà della destinazione convertendo la comunicazione e la promozione in prenotazioni e vendita di soggiorni, prodotti, esperienze e servizi».

Files:
 2024 Analisi Stagione Turistica - Dati Settembre v1.1 (1.5 MB)

Redazione

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