Furono fucilati dai militi della Repubblica di Salò il 27 dicembre del 1943 nel Forte della Madonna degli Angeli i martiri antifascisti Cristoforo Astengo, Aurelio Bolognesi, Francesco Calcagno, Arturo Giacosa, Carlo Rebagliati, Aniello Savarese, Renato Vuillermin.
Una data che è conosciuta e passata nella storia della città capoluogo come il "Natale di Sangue", un'orrenda pagina da non dimenticare e che ha visto oggi condannare come ogni anno quel terribile gesto.
Questa mattina è stata deposta una corona di alloro alla base della lapide e successivamente sono intervenuti il Sindaco di Savona Marco Russo, il vice presidente della Provincia Andrea Castellini e il presidente della sezione dell'Aned di Savona-Imperia Simone Falco, oratore ufficiale di quest'anno.
Lo scorso anno lo era stato il compianto Renato Zunino, scomparso lo scorso 4 dicembre all'età di 75 anni. Lo storico sindaco di Celle dal 1975 al 1992 e dal 2009 al 2019 e presidente della sezione cellese dell'Anpi e dal 2022 presidente provinciale, è stato ricordato per il suo grande impegno e attivismo antifascista.
"Renato ci manca, è una figura che faceva di questi momenti la ricostruzione di una memoria civile tutti insieme e continuerà ad aiutarci in questa opera di memoria collettiva - ha detto il primo cittadino savonese - C'è un gruppo di antifascisti qui che ha perso la vita, un gruppo che forma una comunità, uniti per l'amore della patria e l'odio contro il tiranno. Le dittature sono sempre refrattarie alle persone di senso critico".
"Ogni volta che vedo lapidi di caduti della Seconda Guerra Mondiale, partigiani, civili, che hanno combattuto per la libertà perdendo la vita, penso che sia importante trovare un metodo per andare nelle scuole ad insegnare sin da piccoli questi valori fondamentali" ha proseguito Castellini ricordando la figura di Cristoforo Astengo.
"Renato non è stato solo un amico e un compagno di tante battaglie ma è stato un stato un grande amministratore per 27 anni, un innovatore capace di fare squadra" ha ricordato Zunino Falco che ha ricordato i tragici fatti di 81 anni fa.
Come ricordato dal Comitato Antifascista in occasione della Cerimonia del Natale di sangue, è stata ribadita la necessità che "la memoria dei combattenti antifascisti, si unisca al consolidamento dei principi cardini nati dalla Repubblica e dalla Carta Costituzionale, nata dalla Resistenza, e per non dimenticare gli orrori della guerra, dove milioni di innocenti sono stati privati del diritto alla vita e alla Pace. Come ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: 'La Resistenza ci insegna che c'è bisogno di donne e uomini liberi e fieri, che non chinino la testa di fronte a chi vorrebbe farci tornare a un destino di asservimento, di terrore e di odio'.
Alla cerimonia hanno partecipato anche i rappresentanti delle forze dell'ordine, Anpi, Aned, Isrec, Fivl, Cgil, gli alpini e Villapiana Antifascista.