C’è chi colleziona Puffi, chi action figure. Chi adora comporre puzzle, chi perde notti intere sui videogiochi, chi si ritrova con gli amici per divertirsi con i giochi di ruolo. Ma ci sono anche i patiti delle macchinine, quelli che costruiscono modellini, i nostalgici dei pupazzi anni ‘80, gli appassionati dei LEGO. Insomma, il rapporto tra adulti e giocattoli non è mai stato così felice e prospero. E il mercato ringrazia con un +28%.
Se anni fa si chiamavano bambinoni, Peter Pan o nerd (sempre in accezione negativa), oggi gli adulti che si divertono vengono più seriamente chiamati Kidults, fusione tra kid (ragazzo) e adults (adulti, ovviamente).
I Kidults sono prevalentemente Millennial, quelli nati prima di pc e smartphone, ma che poi sono cresciuti nell’era digitale. Sono loro i più nostalgici e di conseguenza quelli che spendono volentieri per tornare, grazie al gioco, un po’ indietro nel tempo.
E grazie a fiere, mostre e raduni ci si sente sempre meno soli, sempre più parte di un maxi gruppo e di una realtà di cui non ci si deve più vergognare. Chi l’ha detto che, finita l’infanzia, bisogna smettere di giocare?