Il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis ha emesso un’ordinanza di diffida nei confronti della LaerH, vietando l’esercizio dell’attività produttiva nello stabilimento situato in Regione Cime di Leca 30.
Il provvedimento segue l’incendio avvenuto in azienda lo scorso 12 dicembre, che ha coinvolto tre serbatoi di acqua distillata autoprodotta utilizzata per le lavorazioni. Secondo una prima ricostruzione, l'incidente sarebbe stato causato da un guasto tecnico a una pompa elettrica, che ha poi innescato le fiamme propagatesi ai serbatoi in plastica.
Il verbale redatto dal Comando dei Vigili del Fuoco ha evidenziato criticità che hanno portato alla diffida, richiedendo il ripristino delle condizioni di sicurezza, con particolare riferimento all’impianto elettrico. Inoltre, è stato prescritto che i locali vengano completamente liberati dai residui di fumo generati dall’incendio.
LaerH sarà quindi tenuta a intervenire per adeguarsi alle disposizioni impartite, al fine di poter riprendere l’attività produttiva in condizioni di sicurezza.
“La sicurezza sul lavoro è un tema di fondamentale importanza che non può assolutamente essere trascurato o sottovalutato – afferma il sindaco Tomatis -. A seguito dell’incendio verificatori all’interno dello stabilimento LaerH, che fortunatamente è stato prontamente domato grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco, è stato necessario allontanare i lavoratori. Con ordinanza ho diffidato all’utilizzo dei locali fino al ripristino degli stessi attraverso interventi effettuati da personale qualificato e una successiva verifica accurata dei lavori”.
“Garantire condizioni di lavoro sicure significa rispettare la vita e il valore di ciascuna persona – aggiunge -, perché il lavoro è luogo di crescita e realizzazione personale e non può costituire un rischio per la propria incolumità. Troppo spesso leggiamo di infortuni o morti sul lavoro. È una vera e propria strage silenziosa che non accenna a diminuire. I dati parlano chiaro. Negli ultimi 10 anni la media è stata quasi di 1.200 vittime annue sul lavoro. Tutto ciò è inaccettabile”.
“Ogni vita umana persa sul lavoro è una sconfitta della società e ogni infortunio evidenzia la necessità di interventi mirati, attività di sensibilizzazione, formazione e prevenzione e un controllo serrato sul rispetto delle disposizioni di sicurezza sul lavoro”, conclude il primo cittadino di Albenga.
I lavori di ripristino dovranno essere realizzati entro 30 giorni dalla notifica dell’ordinanza di diffida emessa lo scorso 20 dicembre.
Intanto, per i lavoratori è stata attivata la cassa integrazione fino al 13 marzo 2025.