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Attualità | 22 dicembre 2024, 12:56

Savona e la Campanassa, quei rintocchi che solo i vigili del fuoco possono fare risuonare

Il compito è toccato ad uno tra i più giovani in servizio; negli statuti del 1300 chi faceva rintoccare la campana senza autorizzazione del Podestà veniva punito con l’amputazione della mano destra

Savona e la Campanassa, quei rintocchi che solo i vigili del fuoco possono fare risuonare

Per sentire i rintocchi della Campanassa deve esserci un’occasione speciale, come il Confuoco, la Processione del Venerdì Santo, Pasqua. Oppure un evento eccezionale, come i rintocchi contro il rigassificatore la scorsa estate, la visita del presidente della Repubblica Francesco Cossiga (23 novembre 1991), di papa Benedetto XVI (17 maggio 2008), e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (24 settembre 2016).

Solo i Vigili del Fuoco sono autorizzati a tirare le corde che fanno risuonare la campana in tutta la città, previa autorizzazione del sindaco e che trova radici negli statuti del 1.300. Il rapporto con i Vigili del Fuoco è regolato da una convenzione che viene rinnovata nel tempo. Il sindaco dispone inoltre che venga suonata in occasione del Natale, della Pasqua, in altre solenni e particolari circostanze civili, ma anche quando la città è in pericolo.

Quest’anno il privilegio di suonare la Campanassa è toccato a uno tra i più giovani Vigili del Fuoco in servizio, che ha accolto il compito con entusiasmo e orgoglio.

"Il suono della Campanassa, atteso da molti cittadini, richiama le radici storiche di Savona e rafforza il legame tra passato e presente – spiegano i Vigili del Fuoco –. La presenza dei Vigili del Fuoco a questa cerimonia è un modo per sottolineare il loro ruolo non solo come garanti della sicurezza, ma anche come parte integrante della vita della comunità. Un momento semplice ma significativo, che ogni anno riunisce i savonesi intorno a uno dei simboli più cari della città".

"A Campanassa", che deriva dalla Campana della Vittoria, pesa oltre 20 quintali ed è alloggiata nella cella campanaria. La nuova campana, fusa nel 1931, sostituì quella precedente del 1380.

La regola sulla Campanassa risale proprio agli statuti del 1300: poteva essere suonata solo per quattro celebrazioni religiose, tra cui Natale e Pasqua, e solo previa autorizzazione del Podestà. Chi non seguiva questa regola e suonava la Campanassa senza autorizzazione veniva punito severamente, con l’amputazione della mano destra.

Elena Romanato

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