La discussione del DUP (Documento Unico di Programmazione economica) in Consiglio Comunale ha acceso il dibattito sulla parte relativa all'emergenza abitativa.
La questione nasce dalla drastica riduzione dei fondi statali per il sostegno abitativo: quest’anno il Governo ha stanziato solo 204 mila euro, contro gli 820 mila del 2022, nonostante le richieste siano rimaste elevate, con 1.058 domande. Sul futuro, però, pesa l’incertezza. Per questo i 5 Stelle hanno chiesto che il Comune si attivasse, accantonando risorse proprie per far fronte a ulteriori tagli.
Le risorse erogate dallo Stato per quest'anno sono state di 204 mila euro, un quarto rispetto agli 820 mila dell'anno scorso, a fronte di 1.058 richieste. Sul 2025 grava un'incognita, motivo per cui i 5 Stelle chiedevano di prevedere risorse comunali per compensare eventuali ulteriori tagli.
"Chiediamo non solo di gestire bandi e misure di sostegno economico a favore della morosità incolpevole - ha dichiarato il consigliere dei 5 Stelle Federico Mij - ma di integrare queste misure con risorse proprie. L'emergenza non può essere affrontata solo con questo tipo di misure, ma è una prima risposta al problema".
"Questo emendamento chiede una cosa molto semplice - ha aggiunto il capogruppo dei 5 Stelle Manuel Meles -. In commissione, sui bandi per la casa è stato denunciato il vergognoso taglio del Governo, una scelta politica sbagliata. Proponiamo che, per il 2025, il Comune si impegni a integrare, se necessario, con risorse proprie".
"C'è un taglio dal Governo nazionale - ha sottolineato Fabio Orsi (Pensiero Libero Zero) - ma molte amministrazioni, a fronte dei tagli, hanno deciso di metterci risorse proprie. L'intento dell'emendamento è colmare un clamoroso vuoto, identificando risorse apposite per farlo".
Molti consiglieri di maggioranza hanno difeso l'operato dell'amministrazione nella gestione del tema casa e si sono allineati alla posizione del sindaco Russo. "Non si considera - ha detto il consigliere Luigi Lanza (AVS) - l'albergo sociale inaugurato da poco, né gli oneri di Crescent 2 destinati a ristrutturare 12 alloggi dei 79 del Comune, pur in gestione ad ARTE". Sulla stessa linea il consigliere Marco Lima (Patto per Savona): "Credo che nessuno abbia letto in cattiva fede la proposta di emendamento del Movimento 5 Stelle - ha dichiarato -. Semplicemente non riteniamo sia un'azione che aggiunge efficacia al lavoro che ci aspetta, cioè capire insieme quali sono le azioni più efficaci che possiamo mettere in atto per contrastare le problematiche sull'abitare, che riguardano tutte le fasce economiche".
L'assessore al Sociale Riccardo Viaggi ha difeso l'operato dell'Amministrazione sul tema dell'emergenza abitativa. "Credo che l'attenzione sul tema casa da parte dell'amministrazione sia assolutamente positiva - ha detto l'assessore Viaggi -. Non è affatto vero che ci sia un'assenza di interesse da parte del Comune di Savona. Il tema è complesso. Tutto ciò che si fa sull'abitare non si riduce all'emendamento del consigliere Mij. Affrontare il problema solo da quel punto di vista è limitativo. L'Amministrazione dà anche una serie di contributi".
La complessità del tema dell'emergenza casa è stata ribadita dal sindaco Russo, che ha definito l'intervento di Mij "un contributo che arricchisce la discussione e non è fatto per strumentalizzare il tema". Russo ha spiegato che, per quanto riguarda la Finanziaria, sarebbe stato presentato un emendamento per rifinanziare le risorse governative per il 2025 a sostegno dei bandi per la casa e 'emendamento sarebbe stato prematuro. "Penso che nel DUP - ha proseguito Russo - sia necessario tenere più porte aperte. La posizione del consigliere Mij è già nella parte in cui si parla di misure di sostegno economico. È chiaro che si debbano fare degli investimenti. Dove collocare le risorse lo decidiamo in base alle discussioni che faremo e alle scelte del Governo".
L'emendamento dei 5Stelle è stato respinto con 20 voti contrari della maggioranza, 8 favorevoli dell'opposizione e 3 consiglieri di opposizione che non si sono espressi.